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di Fabio Postiglione

Corriere della Sera, 2 novembre 2023

La compagnia Opera Liquida, formata anche da ex carcerati, debutta il 9 e 10 novembre con “Extravagare. Rituale di reincanto”. Rappresentazione aperta al pubblico. Una storia poetica sulla civiltà della Grande Madre. La compagnia Opera Liquida debutta con “Extravagare. Rituale di reincanto” il 9 e il 10 novembre, alle ore 21.00, nel teatro del carcere, in collaborazione con la Direzione della casa di reclusione Milano Opera, il patrocinio del ministero della Giustizia e quello del comune di Milano. Lo spettacolo, a firma di Ivana Trettel e Alex Sanchez, è una storia poetica e intensa che approfondisce la civiltà della Grande Madre, società non belligerante, in perfetta parità tra i generi e dedita alla ricerca di cultura e bellezza, per ribaltare con forza l’idea di un male insito nella natura umana.

Fulcro della drammaturgia scenica, che traccia le nuove strade da percorrere, è un’installazione ispirata all’opera “Grande oggetto pneumatico”, realizzata a Milano nel 1959 a firma del Gruppo T, nata dalla collaborazione straordinaria della compagnia con l’artista cinetico Giovanni Anceschi, Compasso d’Oro alla carriera 2022, tra i fondatori del Gruppo T. Il “Grande oggetto pneumatico” è inserito nelle scenografie di Marina Conti e Ivana Trettel, realizzate dai detenuti scenografi.

Come nelle precedenti produzioni di Opera Liquida, presentate con successo anche in teatri esterni al carcere, nel nuovo progetto sono quindi mescolati linguaggi provenienti da discipline diverse. Nella narrazione della preistorica civiltà, lo spettacolo incontra le danze antiche, in particolare Orissi e Kathakali, che contaminano le partiture fisiche degli attori, restituendo una formalizzazione attenta e viva, grazie alla collaborazione con Mario Barzaghi del Teatro dell’Albero.

I costumi, nuovamente firmati da Salvatore Vignola, designer di alta moda, sono realizzati dai detenuti costumisti sotto la guida di Tommaso Massone. L’allestimento tecnico è a cura di Silvia Laureti, Mario Pinelli con i detenuti tecnici audio luci. Il brano Strange days, prodotto all’interno del carcere, è di Brian Storm. In scena Michel Alvarez, Alessandro Arisio, Alessandro Bazzana, Sohaib Bouimadaghen, Carlo Bussetti, Alfonso Carlino, Eleonora Cicconi, Vittorio Mantovani, Papa Mor Tham, Nicolae Stoleru. La cura del progetto è affidata a Nicoletta Prevost. Opera Liquida fa parte della rete nazionale “Per Aspera ad Astra - come riconfigurare il carcere attraverso cultura e bellezza” promossa da Acri con il contributo di Fondazione Cariplo e altre dieci fondazioni di origine bancaria.

“Interrogandoci sull’esistenza dell’umanità, sulle sue vuote e devastanti dinamiche e approfondendo le riflessioni di Aryun Appadurai e di Byung-Chul Han sulla deresponsabilizzazione e la deritualizzazione, abbiamo incontrato inaspettatamente - racconta Ivana Trettel, che firma regia e drammaturgia dello spettacolo - la società della Grande Madre: dimostrazione che l’essere umano ha vissuto per 20.000 anni in armonia con il cosmo. Per mano ci hanno accompagnato Marija Gimbutas, Raine Eisler, Giuditta Pellegrini. E mentre aumentava lo stupore e la gioia per questo affascinante viaggio, un nuovo interrogativo ci ha invaso. Perché molte persone non ne sanno nulla? Perché non studiamo fin dall’infanzia questa straordinaria civiltà? Perché continuiamo a giustificare gli orrori del mondo affermando che è nella natura umana? Ecco, ci opponiamo a questa idea certi della possibilità di Extravagare, di trovare nuove strade, nuove prospettive, anche grazie ad un Rituale di reincanto. Questo l’augurio”.

Il debutto di “Extravagare. Rituale di reincanto” nel teatro da 400 posti della Casa di reclusione Milano Opera, arriva dopo oltre un anno e mezzo di ricerca e lavoro da parte della compagnia composta da detenuti ed ex detenuti attori e coincide con l’avvio della seconda edizione della Masterclass “L’officina di Opera Liquida: un incrocio di sguardi tra teatro e accademia” (9, 10, 11 novembre) sostenuta dall’8 per Mille Chiesa Valdese, offerta a titolo gratuito a 30 studenti universitari e operatori.

Con il coinvolgimento della direttrice artistica Ivana Trettel, delle professoresse Laura Mariani, Rossella Mazzaglia e Cristina Valenti del Dipartimento delle Arti, Università di Bologna e del professor Filippo Giordano della Lumsa di Roma, dei docenti dei laboratori di formazione professionale sui mestieri del teatro e delle persone detenute che vi partecipano: attori, scenografi, costumisti e tecnici audio luci coinvolti nella realizzazione dello spettacolo. Informazioni e biglietti acquistabili sul sito operaliquida.org entro il 5 novembre 2023.