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di Roberta Rampini

Il Giorno, 26 giugno 2022

Windtre aderisce al memorandum d’intesa con i Ministeri della giustizia e dell’innovazione tecnologica e transizione digitale, per la valorizzazione del lavoro carcerario nel settore delle telecomunicazioni e dell’information communication technology, e varca i cancelli del carcere di Bollate. In base all’accordo, la società di telecomunicazioni offrirà ai detenuti del carcere un’opportunità occupazionale: dopo aver seguito un percorso formativo si occuperanno del recupero e della rigenerazione di apparatati di rete.

“Siamo molto orgogliosi di collaborare a un progetto così importante, che ha l’obiettivo di aumentare le opportunità professionali dei detenuti e favorire il loro reinserimento sociale - commenta Pierpaolo Barberini, commercial operations’ director di Wintre -. Comprendiamo appieno il valore dell’attività lavorativa all’interno di un istituto penitenziario e con questo memorandum la nostra azienda punta a offrire una concreta opportunità per maturare competenze che possano agevolare l’integrazione sociale”.

Non si tratta del primo operatore del settore Tle e Ict che entra nel carcere alle porte di Milano: Vodafone, infatti, dallo scorso novembre collabora con l’impresa sociale Fenixs, per la gestione dello smaltimento degli smartphone non più utilizzabili raccolti nei Vodafone Store. Due le attività del progetto Fenixs: il ricondizionamento di materiale informatico dismesso e il trattamento dei cosiddetti Raee (Rifiuti ambientali elettrici ed elettronici).