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L’Unità, 13 dicembre 2023

Fino a domenica nel carcere di Opera a Milano, nel trentennale dell’associazione fondata da Pannella e Mariateresa Di Lascia. Il X Congresso di Nessuno tocchi Caino dal titolo “La fine della pena” è convocato nel carcere di Opera a Milano nei giorni 14 (a partire dalle ore 13:00), 15 e 16 dicembre 2023. Il X Congresso ha per i suoi dirigenti e iscritti un valore speciale, perché si celebra nel Trentennale della fondazione di Nessuno tocchi Caino, una creatura concepita da Marco Pannella e Mariateresa Di Lascia per temperare la giustizia con la grazia e affrontare il potere con la nonviolenza.

“In questi trent’anni - notano Rita Bernardini, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente Presidente, Segretario e Tesoriere dell’Associazione radicale - con la nostra opera laica di misericordia corporale ‘visitare i carcerati’, abbiamo cercato di far vivere la speranza soprattutto nei luoghi dove albergano vite spesso disperate, vittime di regimi giudiziari, penali e penitenziari che sono divenuti ormai dei reperti archeologici della storia, rovine dell’umanità, testimonianze dell’odio, della violenza e del dolore che hanno segnato il nostro passato e di cui è giunta l’ora di liberarsi.” “Mentre - continuano - moltissimo deve essere ancora fatto nell’opera di prevenzione del reato, così come in quella di riparazione, ricucitura, riconciliazione.” Il Congresso di Nessuno tocchi Caino si svolge nel teatro del carcere di Opera intitolato a Marco Pannella dove nel 2015, nell’ultimo congresso al quale il leader radicale ha partecipato, ha preso avvio la campagna “Spes contra spem” per il superamento del “fine pena mai”. Il X Congresso di Nessuno tocchi Caino vedrà protagonisti, insieme ai Presidenti d’Onore dell’Associazione - Santi Consolo, Vincenzo Maiello, Tullio Padovani e Andrea Saccucci - anche magistrati, giuristi, avvocati, parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma soprattutto gli attori della comunità penitenziaria, detenuti e “detenenti” come li chiamava Marco Pannella, per il quale il carcere era da considerare, non una somma, ma un insieme di parti diverse da rispettare e conciliare.

I lavori avranno inizio nel primo pomeriggio del 14 coi saluti dei responsabili dell’Istituto e del Provveditore regionale, continueranno per tutto il 15 e finiranno nella tarda mattinata del 16 dicembre. Saranno suddivisi in tre sessioni dal titolo: pena di morte e pena fino alla morte; il viaggio della speranza: visitare i carcerati; la fine della pena. Venerdì 15, alle ore 12, ci sarà anche una sessione di dibattito dal titolo “Quando prevenire è peggio che punire” nella quale interverranno, oltre che a giuristi e avvocati, anche imprenditori e sindaci mai condannati per mafia eppure vittime di confische patrimoniali, interdittive prefettizie e scioglimenti di comuni per mafia.