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di Pierpaolo Lio

Corriere della Sera, 22 aprile 2024

Gli episodi dal 2022, contestata anche una tentata violenza sessuale. L’indagine condotta con intercettazioni e telecamere interne all’istituto. Tentata violenza sessuale, tortura, lesioni e maltrattamenti. Sono i reati contestati ad alcuni agenti della polizia penitenziaria, alcuni dei quali ancora in servizio all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano. La polizia e il nucleo investigativo regionale della Lombardia della Penitenziaria, coordinati dalla procura, hanno eseguito lunedì mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici agenti della polizia penitenziaria, nonché la misura della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici nei confronti di ulteriori otto dipendenti del Corpo.

Dal 2022 ad oggi - I fatti si sarebbero registrati dal 2022 ad oggi nei confronti dei giovani detenuti della struttura. Le accuse sono quelle di maltrattamenti in danno di minori, anche mediante omissione, aggravati dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di tortura, anche mediante omissione, aggravato dall’abuso di potere del pubblico ufficiale, nonché dalla circostanza di aver commesso il fatto in danno di minori; concorso nel reato di lesioni in danno di minori, anche mediante omissione, aggravate dai motivi abietti e futili, dalla minorata difesa e dall’abuso di potere; concorso nel reato di falso ideologico ed infine una tentata violenza sessuale ad opera di un agente nei confronti di un detenuto.

Intercettazioni e telecamere - L’indagine, partita da alcune segnalazioni, raccolte anche attraverso il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, è stata sviluppata attraverso intercettazioni e acquisizione di telecamere interne all’istituto, che hanno permesso di raccogliere indizi per diversi episodi di violenze ai danni dei minori ristretti.