Il Giorno, 25 agosto 2024
Il Servizio di mediazione sociale e penale del Comune di Milano ha assistito 491 persone tra gennaio e giugno, offrendo supporto psicotraumatologico alle vittime di reato e prevenendo la recidiva. L’assessorato alla Sicurezza ha gestito casi di violenza, stalking e reati contro la persona, fornendo aiuto concreto e supporto psicologico.
Tra gennaio e giugno il Servizio di mediazione sociale e penale, supporto psicotraumatologico alle vittime di reato e presidio territoriale del Comune di Milano ha seguito 491 persone, 412 uomini e 79 donne. Il servizio offerto dal Comune opera in città per essere più vicino ai cittadini e alle cittadine che abbiano subito violenza, stalking, abusi o siano rimasti traumatizzati dopo aver subito un reato, per dare un aiuto concreto e un supporto psicologico. Più nello specifico, l’assessorato alla Sicurezza guidato da Marco Granelli segnala che nei primi sei mesi di quest’anno 111 persone hanno usufruito del presidio criminologico territoriale, che da una parte si è preso carico delle vittime, dall’altra della prevenzione della recidiva del reato, trattando casi di persone che hanno compiuto atti violenti o che sono coinvolti in situazioni di disagio, conflittualità, comportamenti antisociali quali stalking, violenza sessuale, violenza domestica e, in generale, reati contro la persona.
Sono invece 36 le persone che si sono rivolte specificamente al servizio di aiuto per stalking. In 19 hanno chiesto un sostegno psicotraumatologico che interviene per fronteggiare le conseguenze psicologiche di chi ha subìto un danno o una lesione grave oppure è stato oggetto di furto, rapina, truffa. Sono stati trattati 62 casi di mediazione sociale, penale e giustizia riparativa e anche attività di prevenzione di reato. Il servizio si è anche occupato di liti condominiali (19 casi), generalmente per problematiche relative a rumori molesti, al non rispetto del regolamento condominiale e all’occupazione abusiva. Interventi anche in materia di giustizia riparativa (28 casi).