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di Giovanna Maria Fagnani

Corriere della Sera, 8 ottobre 2023

“Più riservatezza e dignità nelle comunicazioni con la famiglia”. Cinque cabine telefoniche di design per i detenuti di San Vittore. Per offrire riservatezza e comfort ai detenuti durante le chiamate ai familiari o agli altri destinatari autorizzati. A disegnarle, gratuitamente, è stato Aldo Cibic, architetto e designer, docente alla la Tongji University di Shanghai.

Si concretizza così il progetto “CaRa” (Cabine telefoniche nei raggi) nato nella casa circondariale milanese su impulso della polizia penitenziaria nel difficile periodo della pandemia, quando le restrizioni avevano inasprito la condizione dei detenuti. Le cinque cabine sono state consegnate venerdì, in accordo con il direttore Giacinto Siciliano, e la loro installazione è in corso in altrettanti reparti di San Vittore. Saranno attivate al più presto e diverranno luogo di contatto e vicinanza con il mondo familiare e affettivo per le persone detenute.

Favorire il collegamento con la rete esterna è un elemento imprescindibile del trattamento penitenziario, mentre attivare spazi più adeguati per le comunicazioni telefoniche si configura anche come intervento volto a migliorare la vita all’interno del contesto detentivo.

L’Associazione Quartieri Tranquilli, animata dalla presidente Lina Sotis e da anni presente a San Vittore con diverse iniziative, ha sostenuto il progetto “CaRa” coinvolgendo l’architetto Aldo Cibic, che si è reso disponibile a inventare e disegnare il nuovo modello secondo i requisiti voluti dalla polizia penitenziaria. “Abbiamo cercato di fare una cabina che non fosse esageratamente artistica, ma che avesse forme semplici e colori vivi, dando un senso di dignità e serenità alle persone, inserendosi felicemente nel contesto degli spazi carcerari in modo gentile e riconoscibile” spiega.

Il progetto ha poi trovato realizzazione grazie al sostegno di alcune figure eccellenti dell’imprenditoria e del mondo della moda italiana. Tre cabine sono state donate, a titolo personale, dall’architetto e designer Carlotta de Bevilacqua (gruppo Artemide), una quarta dal gruppo Prada e una quinta dal gruppo Giorgio Armani.