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di Filippo Fiorini

La Stampa, 14 marzo 2024

Un cittadino ha ripreso la scena e ha consegnato le immagini a un social network. I due militari già destinati ad altri servizi. In pieno centro a Modena, davanti all’indifferenza dei passanti che proseguono a piedi o in bicicletta, due carabinieri hanno dato pugni al volto, sulla schiena e diversi spintoni per costringere a entrare nella gazzella un sospettato che resisteva all’arresto. È accaduto martedì, lo documenta un video diffuso su Welcome To Favelas, attribuito a un privato cittadino che lo ha consegnato spontaneamente al social network.

Tutto sarebbe iniziato in un giardino pubblico, a pochi passi dal teatro Storchi, il principale luogo di spettacoli in città. Due carabinieri della tenenza locale stanno procedendo al fermo di un uomo senza documenti che ha opposto resistenza per evitare di essere portato in caserma. Il più alto dei due militari in divisa lo trattiene per il braccio destro mentre il collega lo afferra per quello sinistro. Poi colpisce il sospettato una prima volta con forza, sferrandogli un pugno al volto. Seguono diversi altri pugni ai reni, e poi di nuovo in faccia.

L’uomo si dimena. Parla, sembra rivolgersi a qualcuno nei dintorni, chiedendo forse aiuto. I carabinieri lo spingono per farlo sedere sul retro della gazzella, ma lui afferra uno dei militari per il bavero, e questi - lo stesso che lo ha picchiato in precedenza - riprende a colpirlo nuovamente alla testa e sulla schiena. Nelle immagini sono ritratte diverse persone che passano, senza apparentemente rendersi conto di quanto sta accadendo. I carabinieri a questo punto volgono lo sguardo verso chi sta riprendendo la scena con un cellulare: è possibile che si siano accorti di essere filmati.

Al momento, non c’è notizia di un fascicolo d’indagine sull’episodio, che probabilmente però sarà aperto nelle prossime ore. In serata, il comando provinciale dell’Arma di Modena ha comunicato che i due carabinieri “sono stati temporaneamente reimpiegati in altri incarichi”. L’uomo fermato, sottolinea sempre il comando, “si è rifiutato di fornire le generalità e di esibire alcun documento, costringendo gli operanti ad accompagnarlo in caserma per le operazioni di fotosegnalamento e il conseguente arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento”. Nel corso dell’intervento, prosegue il comando provinciale dell’Arma, “l’uomo ha colpito ripetutamente l’autovettura di servizio”.

A seguito del rito direttissimo, con convalida dell’arresto, l’uomo fermato è stato rimesso in libertà in attesa della successiva udienza. Il video fatto dal cittadino “è stato acquisito dai carabinieri di Modena e trasmesso alla Procura della Repubblica per le valutazioni di competenza”, conclude l’Arma modenese.