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modenaindiretta.it, 15 febbraio 2024

Nel registro degli indagati sono iscritti 120 agenti della Polizia penitenziaria ma per la procura i racconti dei detenuti sono inattendibili. Di diverso avviso le famiglie delle vittime. Si terrà il 21 marzo prossimo l’udienza davanti al gip per l’opposizione all’archiviazione dell’indagine relativa alla rivolta nel carcere di Modena dell’8 marzo 2020. Nel registro degli indagati sono iscritti 120 agenti della polizia penitenziaria accusati di torture e lesioni aggravate. In seguito alla rivolta nel Sant’Anna morirono nove detenuti, secondo la ricostruzione degli inquirenti a seguito dell’ingestione massiccia di metadone. Per la procura, che ha richiesto l’archiviazione l’estate scorsa, i racconti dei detenuti presenti si sarebbero dimostrati inattendibili e alcune testimonianze sarebbero in contrasto con quanto riferito da altri. A presentare l’opposizione i legati dei parenti dei detenuti morti e l’associazione Antigone.