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Il Giorno, 20 ottobre 2023

Il provveditorato regionale lombardo per l’amministrazione penitenziaria ha negato la richiesta di un dibattito tra i candidati alle elezioni suppletive nel carcere di Monza, limitando così i diritti politici e di parola dei detenuti e dei candidati. La richiesta era partita dalla direttrice del carcere. “Apprendiamo con sgomento” che il provveditorato regionale lombardo per l’amministrazione penitenziaria “e quindi il ministro hanno risposto no alla richiesta del dibattito nel carcere di Monza” tra i candidati alle elezioni suppletive. Lo dice Alessandro Giungi, consigliere comunale del Pd a Milano e vicepresidente della sottocommissione carceri di Palazzo Marino. “Tutto ciò senza uno straccio di motivazione, nonostante così si limitino i diritti politici e di parola dei detenuti e degli stessi candidati”. La richiesta era partita, sulla base di un interessamento di diverse forze politiche, dalla direttrice del carcere di Monza, Cosima Buccoliero. A seguito della mancata risposta era nata una catena di scioperi della fame a staffetta.