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di Barbara Apicella

Il Giorno, 23 ottobre 2023

I detenuti del carcere di Monza hanno realizzato fioriere che sono state posizionate in un Giardino Partecipato a Villasanta. Un progetto di rete che ha visto la partecipazione di cittadini, istituzioni e cooperative. Un momento di festa per la salvaguardia dell'ambiente.

In paese è “cresciuto” un giardino speciale, con fioriere realizzate dai detenuti del carcere di Monza. Fioriere che nei giorni scorsi sono state posizionate in piazza Canova in quel Giardino Partecipato frutto di un lavoro di rete che ha visto la partecipazione del Comune, dei cittadini, della cooperativa Azalea Onlus di Lissone e della casa circondariale di via Sanquirico. Il progetto è nato all’interno del Tavolo Ambiente Ecologia: le fioriere sono state realizzate in carcere da alcuni detenuti sotto la guida di Carlo Galbiati docente dell’Iis Meroni di Lissone e progettate dall’architetto Marco Terenghi. Grandi cassoni in legno poi ribattezzati “Fioriere poetiche” realizzate in multistrato marino e legno di larice sulle quali sono stati scritti a mano versi tratti dalle poesie composte da alcuni detenuti raccolte nei volumi “Il giardino delle ortiche” e “Voci lontane”. Fioriere dove poi sono state messe a dimora piante aromatiche che potranno essere raccolte liberamente dai cittadini. Proprio perché alla base di questo giardino c’è un’idea di partecipazione e condivisione nella salvaguardia dell’ambiente.

Una messa a dimora che è stata anche un momento di festa con una grande partecipazione non solo di chi ha attivamente preso parte all’iniziativa, ma anche di tanti curiosi e passanti che improvvisamente hanno visto sbocciare un’altra area di verde sotto casa grazie alla generosità dei villasantesi: il progetto, sulla base di una delibera di Giunta, è stato realizzato grazie con gli introiti del 5 per mille 2020, per 8.924,94 euro.