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di Elena Scarici

Corriere del Mezzogiorno, 21 settembre 2024

Concerto per i detenuti del cantautore napoletano e fuori programma romantico con la proposta di matrimonio di uno psicologo che lavora nel penitenziario come volontario. Dichiarazione d’amore in carcere. È successo stamattina, nel penitenziario di Poggioreale, nel corso del concerto del noto cantautore napoletano Andrea Sannino sulle note di una delle sue canzoni più famose “Abbracciame”. Al termine della manifestazione, in un’atmosfera di grande emozione e commozione, uno dei volontari che opera nella struttura detentiva, lo psicologo Marco, stretto collaboratore del Garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello, che ha organizzato il concerto, si è inginocchiato e ha chiesto alla sua compagna Olimpia di sposarlo, tra l’incredulità della fidanzata e la gioia e le lacrime di lei, dei 150 detenuti presenti, degli altri volontari e di tutti i presenti. Un momento bellissimo che ha regalato ulteriore emozione ad una manifestazione già ricca di grande carica sentimentale.

Il concerto di Sannino ha riscosso un grande successo confermando anche la grande sensibilità dell’artista napoletano, noto per il suo impegno nel sociale. Il cantante si è esibito per oltre 40 minuti regalando momenti di spensiertezza agli ospiti del penitenziario napoletano, con i suoi brani più famosi da “Pe sempe” a “Te voglio troppo bene”, “Vita mia”. Era presente anche l’attore della fiction “Un posto al sole”, il magistrato tanto amato dal pubblico, Paolo Romano alias Eugenio Nicotera.

Prima del concerto, ha portato il suo saluto il direttore della Casa circondariale, Carlo Berdini. Così Samuele Ciambriello, che ha dichiarato: “Ringrazio Andrea Sannino per aver accettato di esibirsi presso la Casa Circondariale di Poggioreale. Non è la prima volta che questo talentuoso e famoso cantante accoglie le mie proposte, esibendosi anche in altri istituti come è successo a Benevento, Secondigliano, Nisida. La musica crea emozioni e socialità oltre ad avere una funzione terapeutica. La carica di energia di chi partecipa ad un concerto, così come ad una partita di calcio o altre attività, ha una funzione terapeutica perché dona momenti di leggerezza e spensieratezza creando un ponte con la realtà esterna”. La musica unisce, anche in carcere, regala emozioni ma crea anche occasioni per riflettere.