di Pasquale Raicaldo
La Repubblica, 26 febbraio 2023
Il caffè come strumento di rieducazione. Per strappare le donne detenute alla criminalità. E favorire la rieducazione. C’è il volto di Imma Carpiniello, amministratrice della cooperativa sociale “Lazzarelle”, tra i nuovi cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, scelti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una storia virtuosa che affonda le radici nel carcere femminile di Pozzuoli, dove la cooperativa di sole donne, nata nel 2010, produce caffè artigianale secondo l’antica tradizione partenopea. Imma, napoletana, 49 anni, è tra le fondatrici: sarà lei a ritirare l’onoreficenza al Quirinale il prossimo 24 marzo. “Un riconoscimento importante, che conferma la bontà di un percorso avviato ormai tredici anni fa, una gioia che condivido con tutte le socie perché il nostro è un progetto corale, e soprattutto con le Lazzarelle, le circa ottanta detenute che abbiamo incontrato. - spiega a Repubblica - Sono storie straordinarie di riscatto, donne in grado di ricostruirsi e di comprendere che il destino non è sempre segnato, come pure deve apparire loro nel momento in cui entrano in carcere. La percentuale di chi riesce a riscattarsi è alta (intorno al 90%, ndr), il che conferma la bontà di un lavoro, il nostro, complesso: si tratta di persone che hanno un vissuto particolare, sono spesso vittime indifesa del sistema in cui si trovano, a bassa scolarizzazione, dalla forte matrice maschilista”.
Spaccati di realtà sempre più attuali, complice il successo di film come “Ariaferma” e, più di recente, della serie televisiva come “Mare fuori”, efficaci megafoni per raccontare le mille sfumature di percorsi complessi. “Accendere i riflettori su queste storie aiuta, da quando siamo partite sono stati fatti molti passi in avanti. - spiega Imma - Fondamentale è stata la progressiva apertura all’esterno delle direzioni degli istituti penali minorili e del provveditorato”.
Il caffè delle Lazzarelle è nato proprio mettendo insieme due realtà: le donne detenute e i produttori di caffè del Sud del mondo. “L’idea di fondo - spiega ancora Carpiniello - è quella di investire risorse umane ed economiche in un percorso di formazione e produzione. L’obiettivo è duplice: da un lato favorire il rapporto con l’esterno per evitare il rischio buco nero della detenzione; dall’altro costruire un’impresa capace di stare sul mercato con un prodotto artigianale, etico e legato al territorio”. Ma la cooperativa ha anche altri progetti: il “Bistrot Lazzarelle” nella Galleria Principe di Napoli, la sartoria “Tessuti dentro” e la “Pasticceria Lazzarelle”. E poi un percorso di ricerca in sinergia con l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
“Oggi - chiosa Imma, il cui telefono è diventato in queste ore rovente - la nostra soddisfazione è nell’aver fatto comprendere a tante ragazze che ricostruirsi è possibile: molte, una volta uscite, sono oggi regolarmente impiegate nel settore del beverage e della ristorazione. Non tutto è semplice: ogni tanto vacilliamo anche noi, ma la caparbietà della nostra cooperativa è un valore aggiunto. E il riconoscimento del presidente Mattarella, che accende ancor di più i riflettori su quel che facciamo, rappresenta senz’altro un ulteriore incentivo ad andare avanti convinte”.