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Famiglia Cristiana, 16 ottobre 2024

Grazie all’impegno congiunto delle associazioni “Seconda Chance” e “Sport senza Frontiere” partiranno a dicembre i lavori per realizzare nel Penitenziario napoletano il più grande polo sportivo carcerario in Italia con la realizzazione di due campi di padel e la ristrutturazione del campo di calcio attuale. “Si tratta di un’iniziativa di rieducazione attraverso lo sport”, spiega Flavia Filippi, fondatrice di “Seconda Chance”, “e si fonda sull’idea che il carcere non debba essere solo un luogo di detenzione, ma anche uno spazio di crescita personale e di riqualificazione”.

Una cittadella dello sport in carcere. È l’obiettivo del progetto “Rigiocare il Futuro, lo sport per ripartire”, ideato da “Seconda Chance”, associazione non profit del Terzo Settore che fa da ponte tra carceri e imprese allo scopo di procurare ai detenuti opportunità di formazione e di lavoro, ma anche occasioni di benessere psicofisico, svago e cultura e “Sport Senza Frontiere”, attiva nel settore dell’assistenza educativa e socio-sanitaria in favore di soggetti socialmente svantaggiati attraverso la realizzazione di interventi di inclusione sociale tramite la pratica sportiva.

L’iniziativa punta a realizzare all’interno dell’istituto penitenziario “Pasquale Mandato” di Secondigliano, che si trova nel quartiere napoletano di Scampia e ospita circa 1.300 detenuti per lo più classificati “alta sicurezza”, un polo sportivo d’eccellenza che offra ai detenuti nuove opportunità di crescita e reinserimento lavorativo. Il progetto è sviluppato secondo due direttrici: essere un esempio concreto di investimento in infrastrutture sociali in un luogo pubblico (interamente sostenuto da risorse private) e puntare sulla forza del partenariato (tra pubblico, privato e terzo settore) per lo sviluppo dei servizi che quelle infrastrutture permetteranno di erogare.

Il progetto si sviluppa in due fasi: la prima prevede la creazione e la dotazione all’Istituto penitenziario delle infrastrutture per la pratica sportiva e la seconda l’avvio di corsi professionalizzanti che consentiranno un reinserimento nel mondo del lavoro. La riqualificazione, all’interno del perimetro del centro penitenziario di un’area non agibile, consentirà la realizzazione ex novo di due campi da padel, che potranno essere utilizzati anche per altri sport, mentre la ristrutturazione dell’attuale campo da calcio, consentirà ai detenuti di utilizzare l’intera area anche con l’ausilio di nuovo materiale tecnico per gli allenamenti.

Il completamento delle nuove strutture sportive consentirà l’avvio di un percorso formativo della durata di 24 mesi che, grazie alla presenza diretta di formatori, tecnici ed istruttori sportivi certificati all’interno della rete di “Sport Senza Frontiere”, lavorerà sullo sviluppo delle competenze sportive e trasversali dei detenuti, che potranno anche ottenere l’abilitazione per diventare arbitri. L’obiettivo di “Rigiocare il Futuro” è una sfida: dimostrare che la sostenibilità è reale attraverso un progetto concreto realizzato all’interno di un carcere.

“In Seconda Chance, crediamo fermamente che ogni individuo abbia il diritto a una seconda opportunità, specialmente quando dimostra di voler lavorare su sé stesso e contribuire alla comunità”, spiega Flavia Filippi, giornalista di LA7 e fondatrice di “Seconda Chance”, “questo progetto di rieducazione attraverso lo sport si fonda sull’idea che il carcere non debba essere solo un luogo di detenzione, ma anche uno spazio di crescita personale e di riqualificazione. Investire poi sulla formazione e sul reinserimento professionale dei detenuti significa anche ridurre il rischio di recidiva, creando condizioni concrete affinché possano reintegrarsi nella società come cittadini responsabili e autonomi. Attraverso programmi mirati di formazione professionale vogliamo offrire a questi uomini e donne gli strumenti per riscattarsi, per trovare un lavoro dignitoso e per ricostruire i loro legami con la società. Vogliamo dimostrare che la nostra Società è capace di offrire una seconda possibilità, e che questa possibilità può fare la differenza tanto per il singolo individuo quanto per la collettività intera”.

“La nostra esperienza ci mostra ogni giorno il potere trasformativo dello sport come strumento di inclusione sociale”, spiega Alessandro Tappa, Presidente di “Sport Senza Frontiere”, “il progetto di rieducazione che presentiamo mira a portare questa opportunità all’interno di uno dei principali istituti penitenziari italiani, offrendo ai detenuti la possibilità di acquisire nuove competenze attraverso la pratica sportiva e corsi professionalizzanti. Siamo convinti che il miglioramento del benessere psicofisico garantito dallo sport, insieme a un apprendimento mirato, possa avere un impatto positivo sul loro percorso di vita, sostenendo la loro reintegrazione sociale. Attraverso valori fondamentali come disciplina, rispetto e lavoro di squadra, intendiamo fornire strumenti che permettano di ricostruire il proprio futuro e affrontare le sfide con rinnovata fiducia. Oggi il tema delle carceri è all’attenzione di tutti e poter intervenire concretamente attraverso un progetto così impattante è per noi una grande soddisfazione. Solo condividendo opportunità, strumenti e competenze si può realmente affermare che la relazione profit, non profit rappresenta un valore aggiunto”.

È possibile supportare l’iniziativa partecipando al crowdfunding ad esso dedicato avviato da “Seconda Chance” e “Sport Senza Frontiere” sulla piattaforma della Rete del Dono (https://www.retedeldono.it/progetto/rigiocare-il-futuro).