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di Bianca de Fazio

La Repubblica, 3 aprile 2023

È la prima volta che una seduta si tiene nell’istituto di pena. Per sottolinearne l’importanza la commissione sarà presieduta oggi dal rettore Matteo Lorito. I due laureandi si diplomeranno in Scienze erboristiche. È la prima volta che una seduta di laurea si tiene nel carcere di Secondigliano. La prima volta che due detenuti iscritti alla Federico II giungono alla fine del percorso di studi (altri, negli scorsi anni, si sono laureati solo alla fine del periodo di detenzione o mentre erano in regime di semilibertà). E per sottolineare l’importanza non solo simbolica dell’evento la commissione di laurea sarà presieduta dal rettore Matteo Lorito e ne faranno parte, insieme ad altri colleghi, la prorettrice Rita Mastrullo, il direttore del dipartimento di Farmacia Angela Zampella, la presidente della Scuola di Medicina Maria Triassi, oltre alla delegata del rettore per il Polo universitario penitenziario Maria Rosaria Santangelo.

La seduta di laurea si tiene oggi, lunedì, nel primo pomeriggio, nella palestra del carcere, dove saranno due i detenuti che si laureeranno, entrambi in Scienze e tecniche erboristiche, avendo come relatore il professore Mariano Stornaiuolo. “Vogliamo così ribadire - spiega la prorettrice Mastrullo - l’importanza di portare la formazione dentro un istituto di pena. Fare formazione significa anche contribuire al percorso di crescita di persone che vivono una condizione particolare ed hanno la possibilità di usare anche lo studio come leva per rielaborare il loro vissuto, oltre che come ipotesi concreta di costruzione di una seconda opportunità “.

Attualmente il Polo universitario penitenziario conta 96 iscritti reclusi. Il più giovane ha 25 anni, il più anziano 60. Ci sono 5 donne e anche 20 studenti che scontano la pena con misure alternative al carcere o in libertà post-carcerazione.

“Il Polo universitario penitenziario napoletano, nato quando era rettore Gaetano Manfredi - spiega l’ateneo - sin dall’inizio dell’anno accademico 2018- 2019 ha ottenuto dall’amministrazione penitenziaria spazi dedicati, sia in alta che in media sicurezza. Spazi nei quali gli studenti hanno un regime detentivo particolare, con camere di pernottamento, stanze destinate alla didattica e allo studio, ambienti per tutor e docenti”.

Non senza differenze a seconda del regime carcerario dello studente, di alta o di media sicurezza che sia. “Stiamo anche chiedendo maggiori disponibilità di spazi, per allungare i tempi delle lezioni” spiega la prorettrice. Intanto i due iscritti giunti ormai alla laurea hanno potuto, grazie ad una convenzione con la Asl Napoli 1, svolgere il tirocinio nella Farmacia dell’Istituto penitenziario.

“Durante uno dei miei incontri con gli studenti detenuti - racconta Mastrullo - mi colpì l’affermazione di un giovane uomo: ‘Questo percorso di studi mi aiuta a farmi percepire dalla mia famiglia e dai miei amici come una persona migliore rispetto a quello che ero entrando in galera’. L’ateneo è fermamente convinto del valore di questa azione e dunque vuole testimoniarlo portando a Secondigliano, in commissione, anche il rettore”. Attualmente il Polo ha 11 corsi di laurea attivi negli istituti di pena: Scienze e tecniche erboristiche, Scienze nutraceutiche, Sviluppo sostenibile e reti territoriali, Scienze gastronomiche mediterranee, Ingegneria meccatronica, Sociologia, Scienze politiche, Servizi giuridici, Lettere moderne, Economia e commercio e Economia aziendale.