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Il Mattino, 6 novembre 2023

Le voci dei detenuti, il bilancio del progetto. La coscienza incomincia a chiedere aiuto alla morale e alla riconoscenza e si trova di fronte delle ombre che vanno scomparendo. Iniziamo così noi che abbiamo avuto la fortuna e la possibilità di poter partecipare al progetto “Parole in libertà”. Fortuna la prima parola che abbiamo usato, fortuna di essere accompagnati in questa nuova esperienza da persone - e dire persone sarebbe spersonalizzante per le stesse per cui li chiameremo amici e amiche pregiandoci senza retorica di usare questa preziosa parola - che in modo sempre certo, fin dal primo giorno della nostra conoscenza, come fratelli, hanno abbattuto ogni tipo di barriera restituendoci la dignità e riconoscendo grande valore a noi, persone deboli a causa della condizione che viviamo qui a Poggioreale, condizione che spesso ci sottomette e ci distrugge. Ma il loro comportamento morale la loro professionalità ci ha coinvolti sempre in un percorso di capacità e di interessi e traghettato verso un mondo fatto di scritture e di conoscenze che neanche immaginavamo di avere, accompagnandoci in nuove dimensioni contornate da arcobaleni di etica, di valori e forse senza neanche rendersene conto, ci hanno condotto per mano in un cambiamento di pensiero. Ci hanno traghettato verso la scrittura. Il pensiero della possibile chiusura di questo progetto (che per fortuna sarà prorogato, ndr) ci spinge a rivolgerci direttamente ai nostri amici trovando le parole giuste.

Ed allora, ecco la serafica Giuliana Covella, la nostra giornalista che dietro il suo insegnarci, sempre cortese, le tecniche e l’approccio al mondo del giornalismo ombreggia la sua determinazione e la sua preparazione professionale. E la bella e giovane Paola Cascone, professionista che a dispetto della sua giovane età riesce sempre a darci consigli e informazioni, da dietro quel sorriso accennato e furbo. La pensierosa e discreta Isabella Imperiali, ragazza-donna attenta con fare che sembra distaccato e sarcastico invece sempre molto attento e di profilo moderno filosofico. A Simona un ringraziamento per tutto il tempo prezioso che ci hai dedicato. E poi la prof Benedetta, all’apparenza rigida seria e con i dogmi dell’insegnamento, ma sempre disposta al ragionamento e alla riflessione sul pensiero logico e razionale. La piccola Valeria, dagli occhi blu sempre attenta a mantenere un simpatico ordine al fine di produrre risultati di livello e di comprensibilità per tutti. Christian, operatore sempre attento ad aiutare famiglie e bambini disagiati allontanandoli dalla violenza. A lui va un grazie speciale. Ci mancherà il suo sorriso E infine, ma solo per galanteria verso le nostre amiche, il grande Prof Samuele Ciambriello che grazie al suo impegno costante è riuscito a realizzare progetti che danno opportunità diverse ai detenuti tentando il reinserimento. Grazie di esserci, grazie che ci siete e come siete. Noi forse da liberi non avremmo mai potuto immaginare che esistessero amici eccezionali, e speciali, come voi.

Tutti i detenuti del progetto “Parole in libertà” (Dalla finestra del Carcere di Poggioreale)