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La Repubblica, 11 marzo 2022

Lo spettacolo prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti nel carcere di Poggioreale. Tre donne, tra tanti altri in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i detenuti.

Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in maniera differente desiderano l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un legame. Questo il senso dello spettacolo “Il colloquio” del Collettivo LunAzione, alla Città del Teatro di Cascina (Pi) sabato 26 marzo alle 21.

La vita quotidiana della città non si è ancora risvegliata e, dalla sospensione onirica della situazione, dagli scontri e dagli avvicinamenti reciproci, emerge la visione brutale di una realtà ribaltata. La galera, un luogo alieno, in larga parte ignoto ed oscuro, si rivela un riferimento quasi naturale, oggetto intermittente di desiderio e, paradossalmente, sede di libertà surrogata. In qualche modo la reclusione viene condivisa all’esterno dai condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa esistenza: i ruoli maschili si sovrappongono alle vite di ciascuna, ripercuotendosi fisicamente sul corpo, sui comportamenti, sulle attività, sulla psiche.

Nella loro realtà, la detenzione è una fatalità vicina - come la morte, - che deturpa l’animo di chi resta. Pare assodato che la pena sia inutile o ingiusta. Nel corso delle ricerche ci siamo innamorati di queste vite dimezzate, ancorate all’abisso, disposte lungo una linea di confine spaziale e sociale, costantemente protese verso l’altrove: un aldilà doloroso e ingombrante da un lato e, per contro, una vita altra, sognata, necessaria, negata. La mancanza, in entrambe le direzioni, ci è sembrata intollerabile.

Il collettivo lunAzione è un collettivo di attori, registi, drammaturghi e tecnici della scena nato a Napoli nel 2013 con finalità di creazione, studio e promozione del teatro, inteso come forma di espressione ad alta funzione sociale. L’attenzione della compagnia è stata da subito orientata alla portata comunicativa ed empatica dell’atto teatrale: una delle nostre principali finalità coincide con la riflessione critica del pubblico, auspicando una rigenerazione dell’interesse e della coscienza degli spettatori - e in particolare dei giovani, - rispetto all’evento teatrale. Il nostro lavoro creativo interroga registri e linguaggi vari, individuati nei rispettivi legami con le categorie di classico e tradizione, per poi farli reagire alla contemporaneità mediante gli strumenti del comico, del paradosso, dell’assurdo. Info: 050744400 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.