sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Liliana Milella

La Repubblica, 24 aprile 2024

Acqua gelata dal Guardasigilli sul ddl Giachetti: 60 anziché 45 giorni di sconto di pena se c’è la buona condotta del detenuto. Contro Lega e FdI. A favore Fi. Ma prevale il rinvio per non affondare definitivamente la proposta. Nordio affonda politicamente la “liberazione anticipata speciale”. E cioè la proposta Giachetti, 60 anziché 45 giorni di sconto di pena ogni sei mesi passati in cella. “Può suonare come una resa da parte dello Stato” dice durante un dibattito organizzato da Radio carcere e Radio radicale dal titolo “Senza dignità” che, per un caso, cade proprio dopo lo scandalo degli agenti picchiatori del Beccaria di Milano. In sala c’è il presidente delle Camere penali Francesco Petrelli che dopo un minuto replica “invece i 33 suicidi nei primi mesi di quest’anno come potrebbero essere qualificati?”.

La resa dello Stato - E quando legge le dichiarazioni del Guardasigilli è durissimo anche Enrico Costa di Azione che in passato ha manifestato più volte stima per Nordio. Ma adesso eccolo dire: “Purtroppo, caro ministro, la resa dello Stato è limpidamente rappresentata dalla sua inerzia di fronte alla drammatica e incostituzionale situazione delle carceri, dalla sua timidezza di fronte alla frangia forcaiola della maggioranza, dal suo agire dilatorio dissertando di caserme da restaurare”. Del resto, proprio Nordio, presentando a gennaio la sua relazione sullo stato della giustizia in Italia aveva parlato di un certo numero di suicidi “inevitabili”.

Slittamento dopo le Europee - Tant’è. Da una parte Nordio, dall’altra due partiti su tre della maggioranza, e cioè Lega e Fratelli d’Italia, sono entrambi contrari alla “liberazione anticipata speciale”. E va a finire che la proposta di Roberto Giachetti, il deputato di Italia viva con l’anima da sempre di radicale, che per farla mettere subito in calendario alla Camera ha scioperato per 24 giorni assieme alla presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini, andrà a finire dopo il voto europeo.

Ed è il forzista Pietro Pittalis, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, che formalizza la richiesta dello slittamento a dopo le elezioni. Perché “è necessario un approfondimento su un problema molto serio che non va sottovalutato”, ma proprio per questo, secondo Pittalis che è favorevole alla proposta con alcuni ritocchi, “non bisogna sprecare quest’occasione ed è necessaria una più adeguata riflessione politica”. Ma evidentemente, in questo momento, e a ridosso del voto, non c’è la praticabilità per poterlo fare.

La divisione sulle esclusioni di reati - Pittalis, comunque, già anticipa quali sono le richieste di Forza Italia, e cioè “che ci sia il via libera del magistrato di sorveglianza (e non del direttore del carcere come prevede Giachetti, ndr.) e siano esclusi reati gravi, come mafia, terrorismo, e anche la violenza contro le donne”. Lo aveva già chiesto, per mafia e terrorismo, anche il procuratore nazionale Antimafia Gianni Melillo. Ma su questo, nel suo stesso partito, non è d’accordo, tant’è che il capogruppo forzista in commissione Tommaso Calderone è convinto invece che “non siano ammesse esclusioni di reati quando si tocca la legge del 1975 sull’ordinamento penitenziario”. E dunque l’abbuono di 60 giorni, per lui, dovrebbe valere per tutti.

La retroattività - Ma la proposta Giachetti è “stretta” da una parte da M5S, che teme lo sconto di pena anche per i reati gravi, dall’altra da Lega e FdI contrari a qualsiasi misura svuota carcere. Con un effetto “retroattivo” se passasse la proposta Giachetti di applicare la nuova regola a chi ha già fruito dell’abbuono nel 2016. Che il Pd, con il capogruppo Federico Gianassi, chiede di spostare al 2020. Ma tant’è. La commissione Giustizia ascolta per la prima volta da quando è stato nominato il Garante dei detenuti Maurizio D’Ettore e per il momento manda in archivio la proposta Giachetti. Dunque Nordio, quando l’ha definita “una resa dello Stato”, evidentemente aveva già in testa come sarebbe andata a finire politicamente.