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di Francesco Grignetti

La Stampa, 19 agosto 2023

Il ministro: “Nuovo pacchetto di misure tra ottobre e novembre prossimi e poi un altro a primavera”. La riforma in materia di intercettazioni “dovrà essere e sarà molto più radicale: è una barbarie che finiscano sui giornali intercettazioni che niente hanno a che fare con le indagini”.

Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, oggi a Cortina d’Ampezzo ospite dell’evento ‘Una montagna di libri’. Le intercettazioni “sono utili, è ovvio che servono” per le indagini, ma “non devono finire sui giornali”, ha aggiunto il Guardasigilli, tornando a sottolineare la sua contrarietà alle intercettazioni “a strascico”: “Nel 99% di casi - ha detto - non c’è una condanna che venga fondata solo su intercettazioni”.

“Abbiamo già presentato un cronoprogramma sulla giustizia”, ha aggiunto Nordio. “Un altro pacchetto di misure tra ottobre e novembre prossimi e poi un altro a primavera”. “Le riforme della giustizia sono qualcosa di così necessario ed imponente che c’è ancora molto da fare”, ha proseguito, sottolineando che “la volontà di procedere con riforme radicali c’è. Questa volta le riforme le faremo sul serio”. Il primo ‘pacchetto’ di riforme approvato lo scorso giugno in Cdm e ora all’esame del Parlamento “è stato molto soddisfacente”, ha rilevato Nordio, ricordando anche che “c’è stato un applauso di consenso al termine dell’esame in Comsiglio dei ministri”.