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di Davide Varì

Il Dubbio, 4 settembre 2023

Il ministro della Giustizia al Forum Ambrosetti a Cernobbio chiarisce che il Cdm ha già approvato un cronoprogramma con “le riforme del codice di procedura penale e del diritto penale, compresa l’abolizione, che auspichiamo, del reato d’abuso d’ufficio. La separazione delle carriere dei magistrati ha tempi più dilatati”.

“No, non esiste nessuno slittamento. Abbiamo portato al presidente del Consiglio un cronoprogramma ed è già stato approvato dal Cdm per la prima parte, secondo i tempi decisi, e ha comportato essenzialmente delle proposte di riforme del codice di procedura penale e del diritto penale, compresa l’abolizione, che auspichiamo, del reato d’abuso d’ufficio”. Lo ha detto in tono perentorio il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a un panel al Forum Ambrosetti a Cernobbio, che termina oggi, sul lago di Como.

Una seconda parte del cronoprogramma, ha spiegato il ministro, “sarà presentata a breve, vorrei forse anche già nel prossimo Cdm, in via d’urgenza su altre materie, sempre penali. Vorrei altre riforme che potrebbero avere carattere costituzionale, come la separazione delle carriere dei magistrati. Esigono tempi più dilatati, perché le riforme costituzionali hanno tempi più lunghi”.

Il ministro della Giustizia ha ribadito: “La nostra priorità è quella della giustizia civile, perché la lentezza della giustizia, soprattutto la civile, costa all’italia più di 2 punti di Pil”. Aggiungendo: “L’unico settore in cui siamo un pò ritardo sull’adeguamento alle direttive del Pnrr riguarda lo smaltimento dell’arretrato. Non voglio fare polemica con chi ha concordato questa specie di contratto, ma pensare di eliminare il 90% degli arretrati delle cause civili è una sorta di “Alice nel paese delle meraviglie”. Comunque, rassicura “ce la metteremo tutta e cercheremo di convincere l’Europa che la nostra è una direzione irreversibile che sta producendo i primi risultati”.

Il guardasigilli è poi ritornato su uno dei temi che più hanno fatto discutere: l’abolizione dell’abuso d’ufficio: “Vi è un riflesso anche nella riforma penale che abbiamo proposto in ambito penale su accelerazione processi e certezza di diritto ed è la proposta di abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Ho sentito che l’amico Calenda condivide con me la necessità di abolizione di questo reato. I sindaci sono venuti da me in processione chiedendola”. Infatti il leader di Azione, Carlo Calenda, aveva detto: “Noi voteremo per l’abolizione dell’abuso d’ufficio, un reato che ha creato disastri in Italia. Noi abbiamo scelto con Azione di avere una valutazione sulle proposte delle altre opposizioni e del governo totalmente oggettivi: uno dei problemi della politica è la fuga dalla realtà per cui una proposta si vota o non si vota a seconda di chi quella proposta la presenta”.

E il ministro Nordio sull’abuso d’ufficio ha spiegato: “Su oltre 5.000 indagini che si fanno ogni anno su questa fattispecie - ha spiegato Nordio - meno di 6 o 7 arrivano a condanna. Che poi è condanna estremamente platonica, che non giustifica minimamente le risorse che vengono impiegate”. Quindi ha aggiunto: “Noi abbiamo panpenalizzato tutto e abbiamo intasato i tribunali di questo reato, che provoca anche la paura della firma. La condanna non arriva mai, uno non ha paura della condanna ma paura di essere inquisito”.

“Ho parlato direttamente con il commissario europeo della Giustizia, Didier Reynders - ha concluso Nordio - e gli ho assicurato che il nostro arsenale, che deve combattere la corruzione, è il più efficace d’Europa e non c’è bisogno di mantenere questo reato. Faremo altri incontri e alla fine garantisco che arriveremo a questo risultato”.