di Roberto Lodigiani
La Stampa, 16 agosto 2024
Una delegazione ha varcato il cancello d’ingresso dell’istituto di pena di via Sforzesca: “Tanti progetti d’integrazione, ma carenze d’organico”. Una visita caratterizzata da “luci e ombre” quella portata a termine ieri nella casa circondariale di Novara dalla delegazione del partito Radicale guidata dal consigliere generale Gianpiero Bonfantini. Nell’ambito dell’iniziativa “Agosto in carcere”, hanno partecipato alla visita anche l’insegnante Antonella Braga e il consulente del lavoro Vincenzo Rotunno.
Bonfantini è tornato a varcare il cancello d’ingresso dell’istituto di pena di via Sforzesca: “La prima mia visita al carcere di massima sicurezza di Novara risale al 1989 - dice Bonfantini -. L’ultimo contatto con i detenuti reclusi nella sezione ordinaria di Novara risale a sette anni fa. La visita di ieri mi ha permesso di notare dei rilevanti miglioramenti per quanto riguarda i progetti che la direzione carceraria affidata ad Anna Maria Dello Preite intende portare avanti. Nessun passo avanti invece per il sovraffollamento, la carenza degli organici del personale di sorveglianza e l’assetto delle celle”.
I detenuti nelle sezioni ordinarie risultano 120 di cui 42 di nazionalità non italiana. 70 sono i reclusi nel reparto del “carcere duro” in regime 41bis: “Gli echi che stanno arrivando dietro le sbarre sulla reale portata del recente decreto svuota-carceri - dice Braga - rischiano di illudere i detenuti. Per cercare di comprendere i veri contenuti della nuova normativa, il personale recluso ha fatto richiesta di ottenere una copia cartecea ufficiale del decreto. I senza fissa dimora che sperano di poter uscire dal carcere per essere affidati alle nuove comunità devono pazientare. L’unico provvedimento realizzabile a breve potrebbe essere l’aumento delle telefonate con l’esterno concesse ai detenuti”.
La polizia penitenziaria - L’organico degli agenti in divisa è pure in sofferenza: “La polizia penitenziaria è sotto-organico - sottolinea Bonfantini -. Sono attivi 150 agenti quando in realtà dovrebbero essere 190”. La delegazione Radicale ha raccolto le segnalazioni di disagio dei detenuti. “I materassi nelle celle sono in condizioni precarie - dice Rotunno. È auspicabile un rinnovamento per evitare che i detenuti dormano in condizioni disumane”. La volontà di integrare i detenuti con la comunità cittadina novarese è dimostrata dai due spettacoli teatrali che verranno organizzati “intramoenia” il 13 settembre e a fine ottobre: la prenotazione del posto a sedere sarà accessibile dal pubblico esterno su un sito web di prossima attivazione.