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di Luisa Morbiato

Il Gazzettino, 21 gennaio 2024

“Il carcere non si racconta. Devi Vedere!”. È il tema discusso ieri alla Casetta del Giardino Cavalleggeri dai Radicali Padova - Elena Cornaro con la partecipazione, tra gli altri, di Elisabetta Zamparutti di “Nessuno tocchi Caino”. Una mattinata per fare un bilancio della vita in carcere e di quanto constatato durante le visite che gli aderenti ai radicali hanno compiuto nelle Case di Reclusione e Circondariali sul territorio nazionale e in città.

Un’occasione anche per ricordare i due giovani detenuti, Matteo e Stefano, che purtroppo si sono tolti la vita dal primo gennaio ad oggi, prime vittime di quest’anno come è stato sottolineato, ad Ancona e a Padova. “Grazie alla campagna “Devi Vedere!” di Radicali Italiani, in questi mesi siamo riusciti a fare accedere quaranta cittadini e cittadine agli istituti di pena di Vicenza, Padova e Venezia. L’obbiettivo dell’incontro è stato raccontare questi mesi di visite, con l’obiettivo di immaginare insieme un futuro alternativo per le istituzioni penali - ha spiegato Vincenzo Vozza segretario del movimento dallo scorso novembre - abbiamo aderito alla campagna nazionale e visitato alcune carceri, compresa Padova.

Siamo entrati, non essendo parlamentari che possono farlo in base al loro ruolo, grazie all’articolo 117 del regolamento carcerario che permette l’ingresso ai cittadini. La tradizione radicale in questo senso è di lunga data ma non ci occupiamo solo dei diritti e delle condizioni dei detenuti ma anche della situazione delle guardie carcerarie”.

Vozza ha ricordato quindi l’ultima visita al carcere Due Palazzi dell’assessora Donazzan quando definì i detenuti la parte peggiore dell’umanità. “Siamo naturalmente in totale contrapposizione a questo modo di considerare i detenuti, la nostra linea è quella di garantire i diritti e la tutela di coloro che sono privati della libertà - ha continuato il segretario - naturalmente non entriamo certo nel merito dei reati commessi ma del trattamento delle persone”. Vozza durante l’incontro oltre a raccontare con altri presenti la situazione di chi è rinchiuso nelle case circondariali o negli istituti di pena ha affrontato anche le problematiche che incontrano quei detenuti che hanno scontato la pena inflitta e vogliono reinserirsi nella società come, ad esempio, la difficolta di reperire un’abitazione. I radicali inoltre aderiranno allo sciopero della fame che partirà martedì prossimo lanciato da “Nessuno tocchi Caino”. “Si tratta di uno sciopero che si svolgerà a staffetta e noi daremo il nostro contributo - ha concluso - vogliamo sensibilizzare sui suicidi e sulla poca attenzione ai temi della sanita e formazione”.