sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

parmatoday.it, 19 dicembre 2022

L’allarme della deputata del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Giustizia: “La situazione è disastrosa: presenterò immediatamente un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia Carlo Nordio”.

“Ieri, insieme a Simone Guernelli, consigliere comunale di Colorno - sottolinea Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, membro della commissione Giustizia - sono stata all’istituto penitenziario di Parma per una visita ispettiva. La situazione di fronte a cui ci siamo trovati è disastrosa. Questo carcere, che più volte è stato al centro delle cronache per casi di suicidi, aggressioni ad agenti di polizia, incendi e carenze di servizi, ospita attualmente circa 700 detenuti, di cui 65 in regime di massima sicurezza. Quindi necessiterebbe di particolari attenzioni.  Invece, alle problematiche già riscontrate in tanti altri istituti penitenziari, come deficit dell’edilizia, sovraffollamento, personale sottorganico, si aggiungono anche criticità legate all’ambito sanitario - nonostante la presenza di detenuti paraplegici, psichiatrici e tossicodipendenti - condizioni igieniche pessime, termosifoni spenti, freddo nelle celle.

Medici, educatori e psicologi si contano sulle dite delle mani, quindi inevitabilmente le attività  e i progetti educativi per i detenuti sono scarsi. Persino il regime di 41bis non è pienamente rispettato dal momento che vi è possibilità di comunicazione tra le persone recluse essendo le celle poste una di fronte all’altra e con spazi di socialità comunicanti.

Ne consegue che da una parte gli operatori sono messi a dura prova non potendo svolgere al meglio il proprio lavoro, dall’altra i detenuti non vivono in condizioni dignitose. Mi chiedo come si possa perseguire la missione rieducativa in simili condizioni. Così come il contrasto alle mafie che di fatto è solo di facciata.

La recidiva si può contenere creando i supporti, le condizioni materiali e psicologiche affinché le persone detenute, una volta libere, abbiano la possibilità di effettuare scelte di vita diverse da quelle che le hanno portate a scontare la pena in carcere. Se le carceri sono luoghi di umanità, il vantaggio è per tutta la comunità. Invece appaiono come luoghi dimenticati, fragili, in cui avviare percorsi di recupero è difficilissimo, se non impossibile. Presenterò immediatamente un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia Carlo Nordio”: