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La Repubblica, 16 dicembre 2022

La Camera Penale di Parma ha appreso con “preoccupazione la grave situazione carceraria denunciata dal garante regionale delle persone private della libertà personale e che interessa il padiglione media sicurezza lato B del carcere di Parma, il quale è privo di acqua calda e riscaldamento in un periodo dell’anno che registra condizioni climatiche maggiormente severe a causa dell’abbassamento delle temperature”. 

Per questo la Camera penale - in una nota del consiglio direttivo presieduto dall’avvocato Michele Cammarata - della Camera Penale di Parma” “rinnova il sollecito, rivolto dal Garante, alla direzione, al fine di ripristinare, in tempi rapidi, l’impianto di riscaldamento e di acqua calda e quindi a eliminare le condizioni, che allo stato, determinano un trattamento inumano e degradante”

“Evidenziamo, inoltre, all’Amministrazione comunale di Parma l’urgenza e necessità di portare a termine quanto prima la procedura di nomina del Garante Comunale, posizione ormai vacante da undici mesi.  La presenza sul territorio di detta figura è in grado di assicurare un intervento immediato ed efficace a fronte delle segnalazioni provenienti dai detenuti, dai loro familiari e dai loro difensori”. La Camera Penale di Parma “continuerà a monitorare la situazione carceraria locale e in particolare le modalità di esecuzione della pena perché siamo convinti che “il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”.