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di Gloria Sanzogni

Gazzetta di Parma, 5 giugno 2023

Da quel 22 ottobre 2009, giorno in cui fu ucciso suo fratello Stefano Cucchi, la senatrice, scrittrice e attivista Ilaria Cucchi si batte per i diritti di chi non ha voce. Per ringraziarla dei suoi sforzi le è stato conferito, all’Auditorium del Palazzo del Governatore, il premio Tommasini per il suo attivismo per i diritti civili e umani.

La cerimonia - aperta al pubblico e organizzata dalla Fondazione Mario Tommasini con il patrocinio del Comune di Parma e sostenuta dalla Cooperativa Sirio - è stata aperta dalle parole di Marcella Saccani, vicepresidente della Fondazione, che ha ricordato la figura di Mario Tommasini: “Quest’anno l’assegnazione del premio è l’occasione per parlare della realtà carceraria e delle condizioni opprimenti e angoscianti in cui vivono i detenuti in molte carceri italiane, una problematica che già Mario Tommasini aveva portato alla luce”.

“Sono molto emozionata di ricevere questo premio che porta il nome di Mario Tommasini, una persona che, ben prima di me, ha portato avanti una serie di battaglie di civiltà che sono diventate per me un punto di riferimento - chiosa Ilaria Cucchi -. Anche io sono convinta come lui che il carcere minorile sia un’istituzione che incentivi le disuguaglianze continuando ad accogliere ragazzi già “sfortunati”. In tutta Italia ci sono solamente 300 ragazzi in carcere: invece che dare loro la possibilità di costruirsi un futuro migliore si sottolinea ancora di più la loro diversità e, cosa peggiore, si ricorda loro che sono gli ultimi fra gli ultimi. Siccome so bene cosa vuol dire far parte degli ultimi, sono onorata di annunciare che devolverò questo premio in denaro all’organizzazione Emergency”.