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La Repubblica, 5 gennaio 2023

Si è tenuta oggi davanti al carcere di via Burla la conferenza stampa di Potere al Popolo con Marta Collot, portavoce nazionale, in solidarietà a Alfredo Cospito, detenuto a Sassari, e contro il regime di detenzione del 41 bis.

“Cospito, militante anarchico accusato di strage contro la sicurezza dello Stato, condanna cui non si è fatto ricorso neanche per la strage di Bologna né per gli attentati di Capaci e via D’Amelio è in sciopero della fame da circa 70 giorni. Con la sua lotta sta denunciando una situazione di utilizzo strumentale del regime di tortura da parte dello Stato italiano che gli ha inflitto l’ergastolo ostativo, dopo 10 anni di pena già scontata, condannandolo al fine pena mai, con l’accusa, tra le altre, smentita dalla stessa Corte d’Appello, di essere al vertice di un’organizzazione anarchica operante sul territorio nazionale”, scrive Potere al Popolo in una nota.

“La stessa amministrazione del carcere di Parma è stata accusata, anche recentemente, di scarsa cura verso le condizioni igienico-sanitarie dei detenuti, che in gran parte si trovano già in precarie condizioni di salute. Il carcere di Parma infatti è dotato di un servizio di assistenza integrato che però dispone solo di 16 posti, a fronte di una maggiore richiesta. A più riprese i detenuti denunciano anche la mancanza di acqua calda e riscaldamento, oltre che la generale carenza di personale educativo e sanitario. Oltre a portare solidarietà ad Alfredo Cospito ed opporsi al regime 41 bis, Potere al Popolo chiede condizioni dignitose per i detenuti”.