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di Adriano Agatti e Maria Fiore

La Provincia Pavese, 16 giugno 2022

Vittima un 40enne trasferito a Pavia da poco tempo. Altri tre detenuti si sono impiccati tra ottobre e dicembre. Quarto suicidio in otto mesi nel carcere di Torre del Gallo. Ieri pomeriggio un detenuto di 40 anni si è tolto la vita impiccandosi al letto della sua cella: quando gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno scoperto era tardi per salvarlo.

Il medico del carcere ha constatato il decesso. Sulla vicenda, che sembra confermare alcune criticità già emerse mesi fa sulle condizioni dei detenuti all’interno del carcere, sono stati avviati accertamenti. Ancora da precisare i particolari della tragedia, l’ennesima avvenuta all’interno del carcere pavese. L’uomo avrebbe approfittato di un momento in cui il compagno di cella era assente.

La tragedia - Il suicidio è avvenuto ieri verso le 17 nella sesta sezione del carcere di Pavia. Il detenuto, di cui non è stato rivelato il nome, è un 40enne italiano che era stato trasferito da un altro istituto di pena. L’uomo era rinchiuso in una parte della struttura carceraria riservata alla criminalità comune ma con maggiori restrizioni rispetto alle altre sezioni che ospitano lo stesso tipo di detenuti. Le celle ospitano due carcerati ma in quel momento il 40enne era da solo.

Ha approfittato dell’assenza del suo compagno per mettere in pratica un piano forse già meditato da tempo. Ha annodato le lenzuola e le ha attaccate alla sponda del suo letto. Nessuno si è accorto subito della tragedia, il corpo è stato scoperto diversi minuti dopo. Gli agenti della polizia penitenziaria hanno chiesto l’intervento del personale sanitario interno. Poi è arrivato anche il medico del 118 ma per il detenuto non c’è stato niente da fare. Non si sa se il detenuto fosse seguito dagli psicologi del carcere.

Tre suicidi tra ottobre e dicembre - Il dramma di ieri fa salire a quattro i suicidi registrati a Torre del Gallo in pochi mesi. Il 25 ottobre si era tolto la vita un detenuto di 36 anni. Il 18 novembre un altro detenuto si era impiccato nella sua cella. Nella notte del 2 dicembre, alle 3.30, il terzo caso: un detenuto, che aveva 37 anni, si era tolto la vita nella sua cella con la cintura dell’accappatoio. Avrebbe finito di scontare la sua pena ad aprile del 2023. Una escalation che aveva acceso un faro sulla carenza di personale medico, in particolari psicologi in grado di garantire assistenza ai detenuti più fragili. Le associazioni che si occupano di carcere avevano lanciato l’allarme e diverse delegazioni, anche di politici, erano entrate a Torre del Gallo.