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www.informatore.it, 19 luglio 2014

 

Questa mattina il corpo senza vita di Johnny Bianchi, 26 anni, il nomade residente a Gambolò che lo scorso 16 aprile aveva sparato a Driss Sabiri, 30 anni, marocchino, uccidendolo, è stato trovato morto nella sua cella del carcere di Pavia. Il giovane si è impiccato.

Era stato arrestato alla fine di aprile insieme al fratello con l'accusa di omicidio volontario.

I due fratelli sinti erano stati arrestati qualche ora dopo il fatto dai carabinieri del capitano Papaleo. Avevano raccontato che quello con Sabiri avrebbe dovuto essere solo un chiarimento per una questione di infedeltà.

Ma nella concitazione di quei minuti Johnny Bianchi aveva imbracciato un fucile da caccia calibro 10 e aveva fatto fuoco perché aveva sostenuto, il rivale era armato. Ma di quella presunta arma non era stata trovata traccia.

Il giovane si era subito auto-accusato dell'omicidio, scagionando in fratello Mike, 30 anni la cui fidanzata avrebbe dovuto contrarre un matrimonio fasullo con la vittima per fargli ottenere la cittadinanza italiana. Tra i due però le cose si sarebbero spinte oltre e sarebbe nata una relazione. Proprio quella su cui Mike e Johnny Bianchi avevano preteso chiarezza convocando il marocchino per un chiarimento.