di Elisa Calessi
Libero, 21 agosto 2024
Il segretario Magi: “Liberazione anticipata dei detenuti e capienza fissata per legge in ogni istituto penitenziario”. Il Verde Bonelli: “Bloccare subito il decreto Nordio”. Prevedere il “numero chiuso” per l’ingresso nelle carceri. Un po’ come si fa per alcune università. La proposta è di Riccardo Magi, segretario di +Europa, e si aggiunge à dibattito innescato, come ogni estate, ma forse quest’anno di più, dall’inaccettabile sovraffollamento delle carceri e dai troppi casi di suicidi. “Il governo”, ha spiegato il segretario di +Europa, “ha una responsabilità politica diretta della situazione drammatica delle carceri”.
Ha aggiunto che nel decreto carceri, approvato dal Parlamento poco prima della pausa estiva, “non c’è nulla che abbia un effetto immediato deflattivo rispetto ai numeri che ci sono, inoltre l’impennata degli ingressi in carcere registrata negli ultimi mesi è direttamente collegata alle misure di aumenti di pene o creazione di nuovi reati”. Serve, non c’è dubbio, una soluzione. Lo dice il buon senso, la civiltà e l’Unione europea che continua a condannare l’Italia per lo stato delle sue carceri.
Qual è, dunque, la soluzione? Non costruire nuove carceri, come propone la maggioranza (o meglio una parte di essa). Il segretario di +Europa lancia due proposte. Primo, “una misura di rafforzamento della liberazione anticipata speciale, su cui c’è già una proposta a prima firma Giachetti”. Secondo, “prevedere il numero chiuso negli istituti penitenziari rispettando la capienza regolamentare del sistema penitenziario italiano”.
Ogni carcere ha una sua capienza. Se si raggiunge, stop agli ingressi. E se uno deve essere recluso? Si trova altro. Infine, “riformare il carcere: noi abbiamo depositato una proposta di legge affinché chi ha meno di un anno di pena da scontare possa farlo nelle case di reinserimento sociale, strutture volte alla formazione lavorativa e alla formazione professionale. Inoltre va rispettata anche la sentenza della corte costituzionale sull’affettività in carcere”.
Altra proposta arriva, poi, da Alleanza Verdi e Sinistra: se “Forza Italia ha a cuore il problema del sovraffollamento delle carceri”, ha detto ieri Angelo Bonelli, “blocchi” il decreto Nordio che, “per stessa ammissione del ministro Nordio non risolve il problema del sovraffollamento e dei suicidi e si torni in Parlamento per varare nuove norme, che vogliano risolvere il problema seriamente, in questo caso noi saremo pronti à confronto”.
Intanto Forza Italia continua, come altri partiti, il giro negli istituti penitenziari. Ieri Mauro D’Attis, vicepresidente della commissione nazionale Antimafia ha visitato le case circondariali di Brindisi e Lecce, nell’ambito dell’iniziativa fortemente voluta dal segretario nazionale, Antonio Tajani. In entrambe le strutture, ha spiegato il parlamentare azzurro, “abbiamo registrato un importante sovraffollamento e una significativa carenza di organico: una circostanza che determina condizioni delicate e richiede un immediato potenziamento del numero di agenti di polizia penitenziaria”. Raffaele Nevi, invece, portavoce nazionale di Fi, ha visitato la casa circondariale di Perugia-Capanne, parlando di un “grave problema che riguarda il comparto sanitario”, essendoci “diversi detenuti con problemi psichiatrici importanti”.