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di Cristina Crisci

La Nazione, 7 ottobre 2023

La presentazione del volume “Quando il pianto è un canto”. Farà da apripista a una sezione del premio letterario Città di Castello. “La notte mi sveglio, dalle sbarre della finestra guardo una piccola parte di cielo: in mezzo un puntino luminoso che si trasforma in una stella rivestendo di luce la mia piccola cella…”: quelle che dall’inizio erano solo pagine bianche si sono poi animate di parole, emozioni, ricordi velati di speranza, desideri di libertà. Le poesie come vie di fuga escono dal carcere e sono tutte da sfogliare in un libro che da voce ai detenuti dell’Umbria. “Quando il pianto è un canto” è il titolo della raccolta presentata ieri a Perugia come “un lavoro introspettivo effettuato da recluse e reclusi degli istituti penitenziari di Perugia e Spoleto”. Un progetto non isolato: visto il suo alto valore sociale questa pubblicazione farà da apripista per la creazione di una nuova sezione speciale del Premio letterario Città di Castello, riservata a tutti i penitenziari italiani (dal titolo “Destinazione altrove - La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”).

La notizia in occasione della presentazione, nella Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, del volumetto pubblicato su iniziativa dell’associazione culturale Tracciati Virtuali e della casa editrice LuoghInteriori. Il progetto letterario è promosso dalla curatrice Francesca Gosti, che ha ideato un corso di scrittura creativa nei due penitenziari umbri, affiancata dall’associazione “Nel Nome del Rispetto”. I proventi della vendita di questa raccolta verranno utilizzati per arricchire e integrare il fondo dei volumi all’interno delle due case di reclusione.

Il carcere, “... un quadrato di cemento, ci abitano mille dialetti e forse qualche balbuziente...”, si legge ancora: “Lascia che le parole se le porti il vento perché nessuno mi può dividere più da te”. Nelle poesie dei detenuti c’è tanto amore, ricorre spesso l’infanzia in contrapposizione al presente in cella, i ricordi scorrono nell’inchiostro di queste donne e uomini che hanno sbagliato e ne sono consapevoli, ma hanno ancora cuori per amare.