perugiatomorrow.it, 12 settembre 2024
Lo scrive nella lettera intitolata “Sentieri di speranza”, verrà pubblicata oggi, giovedì 12 settembre, in occasione della festa della Madonna delle Grazie e dell’inizio del nuovo anno pastorale. Nella nuova lettera pastorale, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, evidenzia la necessità di una struttura in Umbria per il disagio psichico dei detenuti e l’importanza di investire sulla famiglia. Maffeis apre la sua riflessione ascoltando i giovani, sottolineando il loro bisogno di punti di riferimento. L’arcivescovo si interroga su come trasmettere efficacemente la “perenne novità del Vangelo” a una generazione in cerca di risposte. Nella seconda parte della lettera, vengono illustrati gli ambiti in cui seminare speranza, come famiglia, giovani, anziani, ammalati, poveri, migranti e detenuti.
Tra i temi centrali, l’arcivescovo richiama l’urgenza di individuare in Umbria una struttura dedicata al trattamento del disagio psichico dei detenuti. Scrive Maffeis: “In cella, questo disagio è destinato soltanto ad aumentare, rivelandosi devastante anche per gli altri detenuti e per gli agenti di polizia penitenziaria”. L’arcivescovo sottolinea come la comunità cristiana sia pronta a contribuire alla costruzione di una rete sociale che possa dare vita a “proposte concrete” per affrontare questo problema.
Un altro punto focale della lettera è il ruolo centrale della famiglia. Maffeis critica una cultura che tende a relegare la famiglia nella sfera del privato, considerandola una questione legata esclusivamente alle scelte individuali. “Ai nostri amministratori chiediamo di proseguire l’impegno per riconoscerle piena cittadinanza”, scrive, facendo appello per servizi di qualità, politiche fiscali che non penalizzino le famiglie con figli e misure che agevolino la conciliazione tra vita lavorativa e familiare.
“Investire sulla famiglia significa sostenere secondo giustizia le coppie con figli, i giovani alle prese col mutuo della prima casa, i portatori di handicap e gli anziani”, ribadisce Maffeis. L’arcivescovo invita inoltre a superare le posizioni ideologiche e promuovere un’alleanza sociale tra visioni laiche e cristiane, che convergano per il bene comune.
La lettera si distingue anche per un tono di confidenza e riconoscenza, in particolare verso coloro che affrontano quotidianamente la fragilità umana. Maffeis esprime “gratitudine agli operatori sanitari che si fanno carico delle fragilità fisiche e psichiche”, sottolineando l’importanza di riconoscere il loro valore professionale e umano all’interno della comunità. In conclusione, l’arcivescovo invita la comunità diocesana a “prepararsi a vivere l’anno pastorale”, caratterizzato dal Giubileo che sarà inaugurato a Natale da papa Francesco. Tra le iniziative annunciate da Maffeis, vi sono incontri tra diaconi e parroci, nonché l’Assemblea diocesana prevista per il 23 novembre, con l’obiettivo di costruire una Chiesa fraterna, dove carismi e ministeri possano trovare il loro posto.