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La Nazione, 5 aprile 2022

Lo sport arriva anche in carcere. È uno dei progetti del Coni in collaborazione con l’assessorato allo sport e la direzione della casa circondariale di Perugia. L’iniziativa è stata presentata ieri in Regione, da Domenico Ignozza, presidente del Coni Umbria e dall’assessore regionale Paola Agabiti.

“Le attività culturali, ricreative e sportive - è stato ricordato - sono inserite dalla legge 3541974 sull’ordinamento penitenziario tra i principali elementi del trattamento assieme ad istruzione, lavoro, religione, contatti con il mondo esterno e con i familiari.

Il progetto - sottolinea Ignozza - è diretto al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione carceraria attraverso l’attività motoria. I programmi sono differenziati: per le donne sono previsti corsi di danza sportiva, mentre i maschi potranno praticare calcio, calcio a 5 e tennis tavolo. I reclusi di Capanne potranno praticare la disciplina sportiva due volte a settimana con allenamenti di due ore a seduta. Lo sport in carcere serve a combattere depressione, tensione e aggressività e a recuperare valori come la legalità e la lealtà”.