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di Cristina Privitera

La Nazione, 22 agosto 2023

Attesa la decisione del Csm sulla richiesta di sospensione del magistrato. Il Garante, Caforio: “Un ruolo delicatissimo nella gestione dei già difficili equilibri carcerari”. “L’auspicio è che al magistrato vengano riconosciuti tutti i diritti, ma è necessario un cambio di passo. Anche per lo stesso ufficio che, a parte questo elemento di turbativa, è un’eccellenza”.

L’ufficio in questione è il Tribunale di Sorveglianza di Perugia. E l’”elemento di turbativa” è il giudice Ernesto Anastasio che in quell’ufficio è stato trasferito nel 2021 (proveniente dal tribunale civile di Santa Mari Capura Vetere): 54 anni, originario di Piano di Sorrento, appassionato di poesia e letteratura A chiedere il “cambio di passo” è il garante dei detenuti dell’Umbria, l’avvocato Giuseppe Caforio. Il “nodo” sono le lungaggini nella gestione dei provvedimenti da parte del giudice Anastasio: in un anno se ne sarebbero accumulati circa 800.

“Il magistrato di sorveglianza - sottolinea ancora l’avvocato Caforio - riveste un ruolo delicatissimo e fondamentale per la gestione dei già difficili equilibri carcerari. Abbiamo massimo rispetto per l’autonomia della magistratura, ma è da troppo tempo che arrivano segnalazioni sull’evasione delle istanze dei detenuti”.

Istanze che riguardano le richieste più disparate presentate dai detenuti: salutare la mamma in punto di morte o partecipare a un matrimonio. “Una situazione (i ritardi accumulati dal giudice Anastasio, ndr) che si agginge alle gravi carenze di personale del Tribunale di sorveglianza”. Il presidente dello stesso Tribunale, Antonio Minchella, come il procuratore generale Sergio Sottani, hanno inviato segnalazioni. Richieste di intervento al Csm anche dagli avvocati e da un gruppo di detenuti. Con l’organo di autogoverno della magistratura che è intervenuto e ora valuta la sospensione del giudice dall’incarico e dallo stipendio.

Lui, il magistrato, si è presentato davanti al Consiglio superiore della magistratura per “difendersi”: ai colleghi ha raccontato anche della sua passione per la poesia e la letteratura. All’attenzione del Csm anche i certificati medici presentati dal giudice e la perizia assegnata a un docente di psicopatologia forense dell’Università La Sapienza di Roma.