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Libertà, 10 gennaio 2023

Nei giorni scorsi, con apposito provvedimento del sindaco Katia Tarasconi, è stato nominato il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale: si tratta di Maria Rosa Ponginebbi, coordinatore infermieristico, counselor nonché tutor didattico e docente presso il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Parma (sede di Piacenza).

È la prima volta che il Comune di Piacenza nomina una donna a ricoprire l’incarico di Garante dei detenuti. La durata dell’incarico corrisponde a quella del mandato del sindaco e comunque prosegue sino alla conclusione della procedura di nomina e insediamento del nuovo Garante. Secondo quanto stabilito dall’articolo 3 della disciplina adottata dal Consiglio comunale nell’ottobre 2018, il Garante avrà la possibilità di visitare periodicamente la Casa circondariale di Piacenza per fare colloqui con i detenuti e prendere visione della situazione strutturale e di funzionamento dell’istituto al fine di collaborare con i Servizi sociali comunali nel sostenere iniziative tese al miglioramento delle condizioni di detenzione.

“Il Garante - rendono noto dal Comune di Piacenza - esercita funzione di tutela delle persone private della liberta personale mediante osservazione, vigilanza e segnalazione delle eventuali violazioni di diritti, di qualsiasi genere, alle autorità competenti; riceve dalle persone detenute e da chiunque ne venga a conoscenza segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e o su presunte violazioni dei diritti dei detenuti; riceve, nei suoi uffici esterni, i parenti delle persone detenute, i conviventi e le persone ammesse alle misure alternative anche sulla base di richieste dagli stessi formulate; promuove una cultura della umanizzazione della pena (anche mediante iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani fondamentali); opera d’intesa con le altre istituzioni pubbliche e del private sociale per la fruizione di tutti i diritti da parte delle persone detenute e limitate nella libertà personale; definisce iniziative volte a facilitare ai soggetti in carcere o limitati nella libertà personale la garanzia di prestazioni inerenti ii diritto alla salute, all’affettività, alla libertà religiosa, alla qualità della vita, all’istruzione scolastica, alla formazione professionale e al lavoro, nell’ottica del principio del reinserimento sociale; si raccorda con le amministrazioni pubbliche coinvolte affinché garantiscano le prestazioni di servizio di cui sono responsabili nel campo del diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro”. L’incarico assunto dal Garante è a titolo gratuito, fatto salvo il rimborso per le spese sostenute e documentate.