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di Marco D’Agostino

vconews.it, 31 dicembre 2023

Nascono anche dubbi per il progetto del minorile Ferrante Aporti, per cui sono già stati accantonati 25 milioni di euro. Il 6 novembre 2023 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato uno stanziamento di 166 milioni di euro per far fronte agli interventi di ristrutturazione di alcune carceri italiane. La decisione è stata presa dal comitato interministeriale sull’edilizia carceraria, dando il via libera alla ripartizione effettuata dai tecnici del dicastero, guidato dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini.

Nonostante le criticità strutturali e logistiche presenti nelle carceri piemontesi, denunciate dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Bruno Mellano, nessun intervento sarà previsto in Piemonte. “Nulla dei fondi stanziati arriverà sul territorio Piemontese - ha dichiarato Mellano. È difficile non leggere questa decisione come una mancata sensibilità sul nostro territorio”.

Nel carcere di Torino Lorusso Cutugno l’Ufficio del Garante della città, dopo numerose visite nell’istituto, ha rilevato forti criticità strutturali: una condizione di inagibilità dei locali doccia, in molte sezioni le pareti sono coperte di muffa, non funzionano i soffioni e c’è un forte problema di spreco d’acqua dovuto al malfunzionamento degli accessori di rubinetteria.

“A causa della mancata manutenzione siamo di fronte a uno spreco folle di acqua - ha dichiarato Monica Cristina Gallo, garante comunale delle persone detenute di Torino - Il carcere Lorusso Cutugno ha rallentato molto, registriamo la presenza di numerosi detenuti con problemi psichiatrici elevati, ma totalmente ignorati dal sistema sanitario poiché non godono di una particolare attenzione”.

Non solo a Torino ma in tutto il Piemonte nascono forti criticità riguardo gli istituti penitenziari: il Piemonte è l’unica regione ad avere un Garante per ogni istituto di detenzione. “C’è una forte carenza di personale nel carcere di Asti che non garantisce piena sicurezza e vigilanza - ha commentato Paola Ferlauto, garante comunale delle persone detenute di Alba e Asti - Molti detenuti non hanno l’acqua calda nella loro cella e ci sono numerevoli problemi di infiltrazione oltre che molti problemi legati al sovrapopolamento del carcere”.

“Alessandria ha due istituti che sono sotto la stessa direzione - ha dichiarato Alice Bonivardo, garante comunale delle persone detenute di Alessandria - servono interventi di ristrutturazione per i cornicioni dell’edificio, ma ci sono anche problemi legati alla sicurezza, molti detenuti hanno già provato a salire sul tetto”. “Soffriamo di un aumento costante di 50 detenuti annui che sono destinati ad aumentare a causa della presenza della sezione per il 41 bis - ha spiegato Alberto Valmaggia, garante comunale delle persone detenute di Cuneo - Nel nostro istituto ci sono più agenti di base rispetto ad altri istituti, ma mancano gli psicologi e quindi una figura importante per la qualità di vita dei detenuti”.

Un importante investimento riguarderà il carcere minorile di Torino: saranno 25 milioni di euro quelli stanziati per la ristrutturazione del complesso demaniale Ferrante Porti di Torino. Ma c’è chi ha poca fiducia anche in questo progetto, come Cesare Burdese architetto e autore del progetto di riorganizzazione spaziale: “Un investimento multimilionario che non riscatta il carcere minorile architettonicamente al limite della incostituzionalità”.

“Al momento si è da poco conclusa la fase della progettazione definitiva e si è avviata la fase della progettazione esecutiva - continua a spiegare l’architetto Burdese - che svilupperà è completerà i contenuti del progetto definitivo, a cui seguirà una gara europea per l’affidamento della realizzazione delle opere. Solo allora il progetto sarà di dominio pubblico, quando i giochi però saranno chiusi”.