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di Michele D’Alascio*

La Nazione, 22 giugno 2022

In occasione della partita di pallavolo tra una formazione di detenute della Casa circondariale Don Bosco di Pisa e le pallavoliste del G.S. Bellaria Cappuccini a.s.d. di Pontedera svoltasi nei mesi scorsi nella struttura carceraria, nell’ambito del progetto “Evasioni sportive”, le detenute mi strapparono una promessa: poter usufruire di un allenatore di pallavolo per apprendere le nozioni basilari di questo magnifico Sport.

Da allora si è messo in moto un meccanismo che ha coinvolto anche la Fipav. Così nei giorni scorsi si è volto il primo stage nella Casa circondariale e la soddisfazione è grande. La Fipav ha designato l’allenatore Matteo Maria Maltinti. Il corso riservato alle detenute si svolgerà con una cadenza settimanale. Già da tempo abbiamo iniziato una fruttuosa collaborazione con la Casa Circondariale consapevoli che l’attività ricreativa e sportiva riveste un particolarmente significato nel quadro di un programma rieducativo.

Il rispetto delle regole del gioco, il confronto reciproco con gli avversari sono esperienze che, attraverso lo sport, consentono al detenuto di ritrovare nuovi paradigmi di convivenza civile e sociale. Desidero ringraziare sentitamente il direttore della Casa Circondariale Dr. Francesco Ruello e le educatrici dell’Area Pedagogica che da subito si sono attivati per consentire l’effettuazione di questa iniziativa; l’allenatore Maltinti per la disponibilità, la Fipav a livello nazionale e Roberto Ceccarini e Paolo Duè, rispettivamente Presidente e Consigliere del Comitato Territoriale Basso Tirreno Fipav che hanno curato con sensibilità non comune l’aspetto tecnico.

*Presidente provinciale Ansmes-Pisa