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di Natalino Benacci

La Nazione, 21 aprile 2024

L’iniziativa dedicata alla giustizia minorile. Lo sguardo sull’altro, che cura l’anima, dà il via a un progetto di azioni per riparare il danno e conciliare le parti. Curae Festival, la manifestazione promossa da Ministero di Giustizia, Ipm di Pontremoli, Comune di Pontremoli con il sostegno di Fondazione Carispezia, ieri ha chiuso i battenti con una tavola rotonda con i ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del processo penale, che sono stati vittime di reato o che hanno partecipato a percorsi di giustizia riparativa. Sono stati letti testi sul disagio, la devianza e la giustizia, condivisi da remoto con coetanei in 14 Ipm italiani. Letture di prose e poesie composte dai ragazzi degli Ipm che hanno partecipato alla seconda edizione dell’evento ideato da Teatro del Pratello di Bologna, Associazione Puntozero (Milano), Cooperativa Dike, Associazione CCO-Crisi come opportunità (Roma), Teatri di Bari, Associazione il Veliero e Associazione Nazionale Teatri e Giustizia Minorile.

Alla manifestazione svoltasi alle Stanze del Teatro della Rosa è intervenuto anche il prefetto Guido Aprea, accompagnato dal sindaco Jacopo Ferri. “Cinque giorni intensi in 10 posti diversi - ha detto il regista, Paolo Billi - Siamo riusciti a entrare dentro l’anima di Pontremoli, un altro aspetto importante come gli spettacoli teatrali alla chiesa di San Geminiano, al Ponte della Cresa, negli Orti della Città al Caffè Letterario e al Cinema Manzoni hanno rappresentato testimonianza del rapporto positivo creato con la comunità locale. Alla tavola rotonda con i ragazzi degli Ipm, delle scuole e del territorio c’erano due direttori di istituti penali, due magistrati, un criminologo, un giovane volontario della Caritas di Milano, un editore.

Infine al Ponte della Cresa c’è stata la possibilità di ascoltare nelle cuffie wifi testi di dei ragazzi intesi come gesti riparativi: confessioni e speranze”. Soddisfatta la direttrice dell’Ipm, Domenica Belrosso: “L’evento ha puntato su una dimensione più intimistica cercando di entrare nel cuore del prossimo che era un po’ l’obiettivo di questa edizione. Il gran finale con i gesti riparativi sul ponte romanico, davvero simbolico”. Curae Festival ha aperto all’incontro fra diversi saperi e nuovi sguardi, facilitando un dialogo sulla dimensione drammatica di alcune esperienze che coinvolgono i minori vittime e autori di reato, sulla capacità trasformativa di percorsi che aiutano a progettare azioni che riparano.

Hanno partecipato, tra gli altri, il docente di criminologia Adolfo Ceretti, la sociologa Susanna Vezzadini, Mario Schermi, (formatore del Ministero di Giustizia) i direttori di Ipm Milano e Airola Claudio Ferrari e Eleonora Cinque, Daniela Verrina, magistrato di sorveglianza al Tribunale dei minorenni di Genova e il magistrato Cosimo Ferri.