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di Luisa Brambilla

iodonna.it, 15 aprile 2024

Il teatro in carcere può essere la premessa a un percorso di cambiamento. Se ne parla a Curae Festival, dal 16 al 20 aprile 2024 a Pontremoli. Adolescenti, magistrati, mediatori, e artisti in dialogo su L’Altro. Il teatro in carcere è la sua capacità di generare un cambiamento è al centro di Curae Festival, primo festival in Italia dedicato a Teatro, Mediazione e Giustizia Riparativa. Diretto e ideato da Paolo Billi (regista del Teatro del Pratello), Federica Brunelli (mediatrice della cooperativa Dike, Milano) e Lisa Manzoni (Associazione Puntozero di Milano). Ne parliamo con Federica Brunelli.

Teatro in carcere e giustizia riparativa - “Mettersi nei panni dell’altro è la premessa indispensabile fare il lavoro teatrale. E anche per avviare un percorso di riflessione, come quello della giustizia riparativa. Oggi colonna portante della giustizia minorile in Italia”, spiega Federica Brunelli. Lei è mediatrice di una cooperativa, Dike, che dagli Anni Novanta a Milano segue i percorsi di giustizia riparativa dei ragazzi minorenni. Più di recente un centinaio di casi all’anno inviati dal giudice minorile.

Mettersi nei panni dell’altro - I percorsi che, nel caso dei minori, integrano il procedimento tradizionale in tribunale, sono pensati per mettere in relazione vittima del reato e autore. Conoscere le emozioni che il proprio gesto aggressivo ha suscitato, accettare di confrontarsi con la rabbia, a volte, o il dolore di chi ha subito un’ingiustizia, è la possibile premessa a un cambiamento. Che si deve esprimere concretamente in atti riparatori. E che, nel processo minorile, può incidere sulla determinazione della pena.

La ballata dell’angelo ferito - La Ballata dell’Angelo Ferito del Teatro del Pratello, in scena dal 16 al 18 aprile a Pontremoli. Il festival si declina in reading, incontri, tavole rotonde, uno spettacolo teatrale, proiezioni. Protagonisti sono i ragazzi che hanno fatto esperienza della giustizia riparativa, in dialogo, con gli interlocutori adulti. Il primo appuntamento è la messa in scena con un gruppo di ragazzi delle scuole di Pontremoli di uno spettacolo teatrale La ballata dell’angelo ferito. A cura del Teatro del Pratello di Bologna è allestita in tre date, il 16, il 17 e il 18 aprile. Le storie che si affrontano narrano di angeli che hanno subito ferite; donne e uomini che si ritrovano angeli per improvvise metamorfosi; angeli che rappresentano gli Altri. Mentre Desiré, opera prima di Mario Vezza, ambientata all’IPM di Nisida, racconta di come un “luogo di contenzione per antonomasia - grazie alla sensibilità di chi ci lavora e grazie all’arte teatrale - può diventare ambiente di crescita e rinascita” La proiezione è mercoledì 17 alle 21.00, Cinema Manzoni di Pontremoli.

Incontri per addetti ai lavori - Le Attività Teatrali negli IPM: Confronti e Prospettive è l’incontro riservato a operatori della Giustizia Minorile e operatori teatrali coordinato da Susanna Vezzadini (docente di Sociologia del diritto, UNIBO) con Mario Schermi (venerdì 19). Si parlerà anche qui di teatro in carcere, come attivatore di cambiamento. Nell’ambito dei Dialoghi sull’altro, va segnalato anche il confronto tra il criminologo Adolfo Ceretti tra i primi a portare la giustizia riparativa in Italia, e Cristina Valenti, studiosa di teatro.

La parola a ragazze e ragazzi - “Sul tema dell’altro”, spiega Federica Brunelli, “i ragazzi e le ragazze provenienti da 14 diversi istituti penali (Acireale, Airola, Bari, Bologna, Caltanissetta, Cagliari, Catanzaro, Milano, Palermo, Pontremoli, Potenza, Roma, Torino, Treviso) presenteranno le loro riflessioni scritte”. Si trasformeranno in un reading, Metamorfosi, diretto da Lello Tedeschi (regista di Teatri di Bari-TRIC), allestito sul greto del torrente Magra negli Orti della Città (venerdì 19 aprile). I testi saranno poi pubblicati dall’editore Castelvecchi, che ha curato anche la raccolta dei reading della prima edizione del Festival L’ascolto smarrito. In un secondo appuntamento saranno i ragazzi a usare il tema dell’altro. In confronto con gli adulti, rappresentativi di ruoli professionali differenti e di esperienze personali variegate, (sabato 20, Stanze del Teatro dalle 9 alle 13). Sarà in una tavola rotonda in cui saranno loro a fare le domande.

Performance di giustizia riparativa - Che cosa è la giustizia riparativa? Perché dovrebbe interessare la gente comune? Per dare una risposta una performance- ancora una volta un gesto teatrale- coinvolgerà la cittadina di Pontremoli. “La performance sarà sabato 20 aprile accanto alla piazza del mercato, alle due estremità del ponte della Cresca. I ragazzi della cooperativa Kayros, seguiti dai mediatori di Dike, proporranno ai cittadini di mettersi delle cuffie e ascoltare mentre attraversano il ponte, delle voci. Sono quelle di aggressori e di vittime, che hanno accettato di fare insieme un percorso riparativo” spiega Federica Brunelli. “Al termine dell’ascolto si avrà la possibilità di rispondere a due domande. Ha mai commesso un’ingiustizia? E che cosa le sarebbe piaciuto fare per riparare a quel gesto? Ha mai subito un’ingiustizia? Che cosa le sarebbe piaciuto facesse l’autore per rimediare a quel gesto?”.