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di Antonella Mascali

Il Fatto Quotidiano, 11 marzo 2022

Il termine per la presentazione in Commissione Giustizia dei subemendamenti sulla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario è stato posticipato a questa mattina alle 10. Ma la discussione tra i partiti è proseguita anche ieri.

C’è un punto di convergenza tra M5S e Forza Italia: le porte girevoli tra politica e magistratura devono essere bloccate per tutti i magistrati, non solo quelli eletti, ma anche i non eletti che hanno assunto ruoli politici. Invece, il testo della Cartabia, dicono esponenti della maggioranza, è “ambiguo” rispetto alle toghe impegnate in un ruolo di governo.

Non è chiaro se a fine mandato debbano andare fuori ruolo ma solo per 3 anni. E il pensiero va a Roberto Garofoli, sottosegretario a Palazzo Chigi e alla ministra dell’Interno Lamorgese. Il M5S vuole che non si tocchi il testo Bonafede: toga appesa al chiodo per tutti. E chiede di eliminare le pagelle ai magistrati con le diciture “discreto, buono, ottimo”. Enrico Costa (Azione) invece, è per “voti da 4 a 10”. FI e il centrodestra puntano alla separazione delle carriere.