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di Irene Di Brino


Il Tirreno, 15 novembre 2019

 

San Vincenzo, il progetto lanciato dall'imprenditrice Beatrice Massaza in concorso al bando "Coltiviamo agricoltura sociale 2019". Ti aspetto fuori. Questo è il titolo del progetto promosso dall'imprenditrice sanvincenzina Beatrice Massaza con lo scopo di facilitare il reintegro in società e nel mondo del lavoro di giovani ex detenuti. Un'iniziativa che, attraverso percorsi formativi specializzanti e il successivo reinserimento lavorativo, ha lo scopo non solo di offrire una possibilità concreta a chi, scontata la sua pena, vuole tornare a mettersi in gioco e costruirsi un futuro ma anche di creare nuove figure altamente specializzate che contribuiscano al rilancio sul territorio di un'agricoltura di qualità.

L'imprenditrice, titolare dell'Azienda biologica Santissima Annunziata a San Vincenzo, crede molto nella funzione rieducativa della pena e spera di riuscire ad abbattere i pregiudizi della società formando i giovani per le attività degli ambiti agricoli più specifici, come la potatura degli olivi, il frantoio e la ristorazione in agriturismo a filiera corta, per creare una classe di esperti nei diversi settori.

Per questo, ha deciso di partecipare al bando nazionale "Coltiviamo agricoltura sociale 2019", organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior - L'Età della Saggezza, Reale Foundation, in collaborazione con Rete Fattorie Sociali e Università di Roma Tor Vergata, che ha proprio l'obiettivo di incentivare l'agricoltura sociale favorendo lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione.

Partecipano al concorso ottantanove iniziative da tutta Italia, che prendono in esame i vari ambiti dell'agricoltura sociale e che si contenderanno la vittoria di tre premi in denaro e altrettante borse di studio per il Master di Agricoltura Sociale presso l'Università di Roma Tor Vergata, con lo scopo di creare le migliori condizioni possibili per la loro realizzazione.

La selezione avverrà in due momenti successivi, il primo in base alle preferenze del pubblico e il secondo al vaglio di una giuria di esperti. Fino alla mezzanotte del 23 novembre infatti, tutti i progetti, corredati di descrizione e foto, potranno essere votati dal pubblico sul sito dedicato coltiviamoagricolturasociale.it. Basteranno tre minuti di tempo e la voglia di registrarsi gratuitamente alla piattaforma per poter esprimere la propria preferenza.

Allo scadere di questa fase, i trenta progetti che avranno raccolto il maggiore gradimento passeranno allo scrutinio della commissione di esperti per la selezione definitiva e la proclamazione dei tre vincitori. Chi riceverà il finanziamento avrà poi tempo fino a ottobre 2020 per realizzare la propria proposta.

Da qui l'appello ai sanvincenzini e non solo disposti a sostenere l'impegno di Massaza. Passare la prima selezione grazie alla votazione del pubblico sarebbe la dimostrazione, per l'azienda sanvincenzina, che il modello di inclusione da loro proposto, un connubio tra formazione specializzante e profonda responsabilità sociale, sia stato apprezzato e compreso fino in fondo.

Ma, spiega Beatrice Massaza, non sarà un'eventuale eliminazione a mettere fine alla sua scommessa. Comunque vada il suo progetto andrà avanti, con un grande impegno e lo scopo di importare nel nostro territorio un modello che già in altri paesi, prima di tutti la Francia, ha dato ottimi risultati sia dal punto di vista sociale che da quello del profitto aziendale.