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di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 2 dicembre 2023

“Al carcere di Prato manca circa il 60% di organico e anche il numero degli educatori è di gran lunga inferiore alle necessità. Su nove previsti, ne sono attivi solo sei, più uno con un contratto part time”. Sono le parole del garante regionale dei detenuti Giuseppe Fanfani dopo una visita all’istituto penitenziario pratese. Dai colloqui intercorsi, anche in via riservata, con sette detenuti che ne avevano fatto richiesta, è emersa una situazione di “grave carenza di personale”, soprattutto sottoufficiali e di criticità sulla capienza: i posti previsti sono 589 e c’erano 556 detenuti alla data della visita del garante, dei quali 262 stranieri.

“Non si deve pensare che vi siano posti liberi - avverte Fanfani - Per comprendere le reali disponibilità di spazio all’interno del carcere è importante tenere presente che 70 posti sono collocati nella sezione di semilibertà, che ospita 30 detenuti. Per cui la parte penitenziaria ha un sovraffollamento di circa 30 persone”. Poi il garante regionale ha aggiunto una nota positiva: “Un’esperienza che continua a caratterizzare positivamente il carcere di Prato è la presenza del Polo Universitario penitenziario, che vede 40 studenti iscritti alle università toscane presenti alla Dogaia”. Continuano anche i problemi nel carcere fiorentino di Sollicciano, dove ieri ha fatto visita il sindaco Dario Nardella insieme all’assessora Sara Funaro e ai deputati Pd Michela Di Biase e Federico Gianassi. “Sollicciano ha tantissimi problemi, come le infiltrazioni d’acqua - ha detto Nardella - E poi le condizioni igienico sanitarie critiche, siamo ai limiti della sostenibilità. Occorrerebbero anche 200 agenti in più”.