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di Silvia Bini

La Nazione, 17 dicembre 2023

Piacenti assume cinque detenuti. L’azienda pratese, una delle più note a livello internazionale, aderisce al progetto “Seconda Chance”. I 5 detenuti arrivano da Pianosa, Gorgona e Dogaia. “Non sono più gli stessi del passato: meritano questa possibilità”. L’arte come forma di riscatto. Arte come integrazione. Arte come opportunità. Sono innumerevoli le declinazioni per il progetto sociale che ha per protagonisti cinque detenuti che sono stati assunti dalla Piacenti Spa.

L’azienda pratese, che ha all’attivo importanti interventi in Italia e all’estero tra cui il restauro della Chiesa della Natività a Betlemme, ha aderito al progetto di ‘Seconda Chancè, l’associazione impegnata nella promozione del lavoro dei detenuti partner di Ance Toscana e l’associazione delle imprese edili di Confindustria a cui Piacenti aderisce. I nuovi assunti sono due detenuti dell’isola-carcere di Pianosa, dove Piacenti sta conducendo ricerche archeologiche ed interventi nell’area in cui sorgevano le terme di Agrippa; un detenuto della colonia agricola di Gorgona e due della Dogaia, che lavoreranno ai restauri in corso nel laboratorio di Piacenti.

Le assunzioni sono state decise dall’azienda dopo aver selezionato, d’intesa con le direzioni dei tre diversi carceri, i candidati in base alle loro esperienze, aspirazioni, il percorso svolto durante la detenzione e la possibilità di applicare loro i benefici previsti per essere ammessi al lavoro esterno. Quella di Piacenti Spa è, per consistenza una delle maggiori assunzioni di più detenuti contemporaneamente avvenute in Toscana, peraltro in un settore importante e delicato dell’edilizia come quello dei restauri di beni culturali.

“Da alcuni anni - dice Giammarco Piacenti, presidente di Piacenti Spa - abbiamo iniziato un percorso di attenzione alle problematiche sociali e ambientali fino a redigere internamente il bilancio di sostenibilità nel 2022. Crediamo che un’impresa abbia la possibilità di fare qualcosa di utile per il proprio territorio oltre che dare lavoro. Abbiamo accolto queste persone perché condividiamo i principi di un progetto che offre davvero una seconda possibilità a coloro i quali, dopo aver espiato gran parte della loro pena, non sono più gli stessi del passato”.

A tutti i nuovi dipendenti viene applicato il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore edile. “Accogliamo con soddisfazione - sono le parole del vicepresidente di Ance Toscana Vincenzo Di Nardo - l’assunzione dei cinque detenuti da parte della Piacenti, un’iniziativa voluta da Ance Toscana in partnership con Seconda Chance per dare risposte concrete alle imprese e, al contempo, offrire ai detenuti toscani un percorso di reinserimento lavorativo e sociale al termine della detenzione. È un’esperienza innovativa, un modello che auspichiamo possa essere replicato”. In particolare Ance Toscana ha sottoscritto alcuni mesi fa un protocollo di intesa con il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Toscana e Umbria proprio nel campo della formazione e dell’inclusione al lavoro dei detenuti. Non solo: Piacenti ha firmato uno specifico accordo di collaborazione con ‘Seconda Chancè per sviluppare insieme le iniziative di formazione e avviamento al lavoro dei detenuti.