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La Nazione, 2 gennaio 2024

“Una casa per ricominciare”. E la casa si chiamerà San Leonardo di Noblac, come l’abate benedettino vissuto in Francia nel VI secolo, e spesso raffigurato con delle catene o dei ceppi perché è considerato patrono dei carcerati. Ed è proprio per loro, i detenuti, anzi, coloro che hanno finito di scontare la pena carceraria, che è pensato il nuovo progetto della Fondazione Caritas di Prato. Una casa, appunto, per ricominciare.

“Si tratta di un nuovo passo nel contrasto alla recidiva - spiega don Enzo Pacini, direttore della Caritas e cappellano del carcere della Dogaia -, perché chi esce da un periodo di detenzione si trova indubbiamente in difficoltà e se qualcuno non lo sostiene e lo accompagna in percorsi di autonomia e di ripresa della propria vita, è molto probabile che questa persona torni a delinquere”.

Questo progetto troverà spazio all’interno di un terratetto lasciato in eredità alla diocesi di Prato da un’anziana signora che ci ha vissuto fino al giorno della morte. Nel testamento è scritto che l’abitazione sarebbe stata donata per l’assistenza dei bisognosi e dei senzatetto. L’edificio, una tipica casa alla pratese a tre piani con piccolo stanzone annesso, si trova in via Zipoli e prima di essere messo a disposizione del progetto avrà bisogno di essere ristrutturato.

Casa San Leonardo sarà composta da sei stanze con bagno e angolo cottura privati, mentre al piano terra ci saranno alcuni spazi comuni e la presenza di un operatore dedicato. È prevista anche la realizzazione di un laboratorio dove svolgere attività formative o lavorative. L’obiettivo è quello di rendere autonomo ogni ospite, perché è dall’autonomia personale che inizia il cammino verso il reinserimento sociale. L’alloggio dato in uso all’ex detenuto sarà temporaneo, per non più di un anno o due, “il tempo necessario per dargli modo di fare un salto di qualità nella propria vita”, conclude don Enzo. Un progetto importante. Una mano tesa per aiutare chi esce dal carcere a scrivere una nuova e migliore pagina della propria vita.