sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Umberto Maiorca

perugiatoday.it, 20 febbraio 2024

Tribunale di Sorveglianza e Cassazione concordi nel rigettare la richiesta di misura alternative di un detenuto. La detenzione domiciliare no, meglio l’affidamento in prova. È quanto ha richiesto un 34enne straniero arrestato per droga e violazione delle norme sull’immigrazione, ma sia il Tribunale di Sorveglianza di Perugia sia la Corte di Cassazione hanno detto di no, viste le condizioni dell’associazione in cui avrebbe dovuto svolgere l’affidamento e per le condotte criminali dell’uomo.

Tribunale di Sorveglianza di Perugia e Cassazione sono concordi nel non concedere l’affidamento sulla base delle “condotte criminose tenute dal condannato, sulle pendenze di ulteriori procedimenti penali” e sulle “informazioni rese dai Carabinieri della Stazione di Cosenza (circa la presenza di pregiudicati nel consiglio dell’associazione di volontariato presso la quale il condannato intenderebbe svolgere l’attività)” e, infine, “sull’assenza di un’attività lavorativa” del soggetto. Da qui la dichiarazione di inammissibilità del ricorso e la condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.