di Tommaso Romeo*
Ristretti Orizzonti, 15 settembre 2023
Il recente decreto legato ai fatti di Caivano e ai reati e alla violenza dei minori secondo la mia esperienza rischia di essere un regalo alla criminalità. Il criminale che è “sul campo di battaglia” ha bisogno di giovani, e se questi poi muoiono o finiscono in carcere non gli importerà più di tanto, perché non porteranno sofferenza alla propria famiglia. Si tratta infatti spesso per lui di perfetti sconosciuti, ma dove li trova questi cavalli da macello? principalmente in quei giovanissimi che finiscono in carcere per qualche piccolo reato. Perché poi il carcere minorile fa da banco di prova e una volta fuori il criminale adulto basta che si informi di che comportamento ha avuto quel ragazzino in carcere e va sul sicuro, è già pronto per fargli fare reati più gravi.
Vi immaginate nelle grandi periferie, dove in molte famiglie non entra uno stipendio, ora poi senza più reddito di cittadinanza quanti di quei ragazzini cadranno nella tentazione di commettere qualche piccolo reato per comprarsi il cellulare o un paio di scarpe? E da lì può iniziare una carriera criminale.
Io credo che il pensiero di questo governo di usare la spada e la punizione verso questi ragazzini mandandoli in carcere rischia di non far altro che un favore alla grande criminalità, perché quei ragazzini dopo il primo arresto si vedranno marchiati a vita, senza un futuro sociale e lavorativo perché pregiudicati. È infatti inutile nasconderci che una volta che finisci in carcere spesso sia per la società che per le istituzioni sei un criminale a vita, e allora a quel ragazzino non rimane altro che fare a tempo pieno il criminale dandosi le solite giustificazioni che ognuno di noi, che ora siamo in carcere, si è dato, del tipo “non mi hanno lasciato altra scelta”.
Sono convinto che si otterrebbe di più dando una seconda possibilità e in qualche caso anche la terza possibilità, perché affidarsi alla galera significa fingere di non sapere che per la maggior parte le carceri non sono altro che una scuola di criminalità, luoghi poco rieducative fortemente punitivi e di contenimento.
*Ergastolano, redazione di Ristretti Orizzonti