di Grazia Longo
La Stampa, 29 gennaio 2023
Colpite le sedi diplomatiche di Berlino e Barcellona, azioni anche a Torino e in Umbria. Cortei e tensioni a Roma e Trieste. C’è la galassia anarchica dietro agli atti vandalici che hanno preso di mira, l’altra sera, le sedi diplomatiche italiane in Spagna e Germania. E l’offensiva in solidarietà con Alfredo Cospito, da 101 giorni in sciopero della fame nel carcere di Sassari, dov’è recluso al 41 bis, ha colpito negli ultimi giorni anche in Italia, da Torino a Spoleto.
Gli episodi più gravi restano comunque quelli di Barcellona e Berlino: nella prima città è stata infranta la vetrata del Consolato Generale ed è stata imbrattata una parete dell’ingresso dell’edificio. Mentre nella capitale della Germania, è stata invece incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia. Secondo gli inquirenti e l’intelligence si tratta di azioni contro il carcere duro inflitto al pescarese di 55 anni.
Il livello di allarme si alza ora a livello europeo: intensificata la collaborazione delle forze di polizia tra i vari Paesi. “Il ministro degli Esteri Antonio Tajani - si legge in una nota della Farnesina - ha immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi”. Viene inoltre sottolineato che “il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato. Le forze di polizia locali hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone”.
Sui due attentati alle sedi diplomatiche indagherà anche la procura di Roma, come ha già fatto per l’incendio dell’auto del primo consigliere dell’Ambasciata in Grecia Susanna Schlein. Il procuratore aggiunto Michele Prestipino, titolare del pool Antiterrorismo riceverà a breve un’informativa dei carabinieri del Ros e dei poliziotti della Digos che confluiranno nel fascicolo d’inchiesta. Sul caso spagnolo è chiara la firma anarchica. Infatti, sulla parete imbrattata a Barcellona sono apparse tre scritte in catalano: “Amnistia totale”, “Stato italiano assassino” e “Libertà Cospito”. Ma chi indaga è convinto che la stessa origine si nasconda dietro all’incendio, innescato con la diavolina in una ruota dell’auto del funzionario italiano alla nostra ambasciata a Berlino. Nei giorni scorsi gli addetti alla sicurezza della sede diplomatica avevano chiesto alla polizia locale di innalzare le misure di vigilanza in concomitanza con la “chiamata internazionale all’azione” promossa dagli anarchici a sostegno di Cospito.
Gli investigatori italiani, in collaborazione con quelli spagnoli e tedeschi, lavoreranno sui filmati delle telecamere, sulle celle telefoniche di noti esponenti anarchici (in Spagna sono state individuate 5 persone, fermate e subito rilasciate) e provvederanno a monitorare siti web e social media. Ma non c’è soltanto il filone d’indagine straniero. Più o meno nelle stesse ore in cui si verificano le azioni dimostrative in Spagna e in Francia, veniva incendiato un ripetitore sulla collina di Torino. Sul posto campeggiava la scritta “Fuori Cospito dal 41 bis”. E a Spoleto è stato rivendicato da un gruppo anarchico il danneggiamento alla villa dell’imprenditore Giorgio Del Papa, titolare della Umbria Olii di Campello sul Clitunno, azienda nella quale, nel 2006, morirono 4 operai in seguito a un’esplosione. È stato danneggiato il citofono di casa nel tentativo di darlo alle fiamme con la diavolina e, nel giardino, è stata gettata una busta con carne avvelenata.
Momenti di tensione, invece, ieri pomeriggio in centro a Trieste tra forze dell’ordine e manifestanti durante un corteo organizzato da un gruppo di anarchici per protestare contro il regime del carcere duro per Alfredo Cospito, che ha perso 40 chili e nei giorni scorsi è caduto nella doccia fratturandosi il setto nasale. Manifestazioni da parte di gruppi anarchici, ieri pomeriggio a Trastevere, a Roma, dove si sono registrate forti tensioni con le forze dell’ordine e dove un agente è rimasto ferito, mentre domani alle 15 davanti al carcere di Sassari è convocato un presidio solidale. “Gli atti vandalici? Che c’entra Cospito? Lui è al 41 bis” ha commentato il legale dell’ideologo anarchico, Flavio Rossi Albertini. Il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma, ha chiesto il trasferimento con urgenza di Cospito. Il 7 marzo è attesa la discussione in Cassazione sul ricorso contro il 41 bis.