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di Marco Vigarani

Corriere di Bologna, 9 giugno 2022

Una giornata di “normalità” in carcere: porte aperte in palestra e nei campetti dove i padri han sfidato i loro bambini. Una partita a calcio con il papà è sempre un momento prezioso di gioia per un bambino, che diventa impossibile da vivere quando il genitore finisce in carcere. Ieri mattina però gli Istituti penitenziari di Reggio Emilia hanno dato alle famiglie dei detenuti la possibilità di ritrovare quelle dinamiche di gioia e spensieratezza che sono comuni nella vita fuori dalla prigione. Aperti i cancelli a mogli e figli, nei cortili interni sono state quindi organizzate partite di calcio per adulti e bambini tra sorrisi, dribbling, abbracci e gol.

L’iniziativa - L’iniziativa denominata “La partita con papà” è nata nel 2015 grazie al sostegno dell’associazione Bambinisenzasbarre Onlus e in questi anni ha visto moltiplicarsi le adesioni, arrivando a coinvolgere decine di carceri in tutta Italia e migliaia di famiglie fino allo stop di due anni dovuto alla pandemia. Da questo giugno però si è ricominciato con ancora maggiore entusiasmo, per riportare qualche istante di gioia a chi deve portare avanti un rapporto familiare facendo i conti con la divisione forzata di una prigione. Si calcola infatti che nel nostro Paese circa 100mila bambini abbiano almeno un genitore agli arresti e così l’associazione si è attivata in collaborazione con il Ministero di Giustizia, inserendo il progetto all’interno della campagna europea “Carceri aperte” promossa dal network COPE (Children Of Prisoners Europe). Il primo obiettivo è regalare gioia a bambini e adulti durante questi momenti, il secondo è sensibilizzare la società sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per accantonare definitivamente tutti i pregiudizi con cui devono convivere i familiari dei detenuti.

Partita, abbracci, merendina - Ieri a Reggio Emilia per una mattinata ci si è dimenticati di pene da scontare e lontananza forzata perché quando i bambini (maschi e femmine, di tutte le età) vestiti di giallo sono scesi in campo per sfidare i propri papà ha vinto solo l’umanità. Alla fine il risultato è stato una vittoria per 12-3 dei figli, molti dei quali hanno fatto anche un lungo viaggio per riuscire ad essere presenti all’evento. Alla fine foto di gruppo e merenda insieme, prima di darsi appuntamento alla prossima occasione. Per tutto il mese di giugno, Bambinisenzasbarre porterà questo progetto in giro per l’Italia regalando sorrisi.