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di Alessandra Codeluppi

Il Resto del Carlino, 10 aprile 2024

Il Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri interviene contro la violenza nelle carceri, costituendosi parte civile nel processo contro agenti accusati di tortura. “Bisogna intervenire per arginare in ogni modo la diffusione della violenza nelle carceri, anche quando questa veste la divisa”. Lo dice Roberto Cavalieri, garante regionale E-R dei detenuti dopo che il giudice del tribunale di Reggio ha accolto la sua richiesta di costituzione di parte civile nel processo che vede imputati dieci agenti della polizia penitenziaria accusati, a vario titolo, di tortura, lesioni e falso per il pestaggio ad un detenuto tunisino all’interno del penitenziario reggiano.

Oltre a quella del garante regionale sono state accolte le richieste di parte civile della stessa vittima, del garante nazionale e delle associazioni Antigone e Yairaiha. Accolta, poi, la richiesta, sempre da parte della vittima, di citare il ministero della Giustizia come responsabile civile. “Esprimo soddisfazione - sottolinea Cavalieri tramite una nota - per l’inclusione del garante regionale dei detenuti fra le parti civili del processo.

Bisogna intervenire per arginare in ogni modo la diffusione della violenza nelle carceri, anche quando questa veste la divisa. Il corpo della polizia penitenziaria è sano e merita tutta la stima per il lavoro che svolge a favore dei detenuti e della sicurezza nel territorio. Ma è necessario capire che per fare questo mestiere serve non cedere ai metodi coercitivi”.