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Gazzetta di Reggio, 9 marzo 2022

I bracciali realizzati nel laboratorio artistico in carcere sono stati venduti per sostenere i percorsi degli uomini maltrattanti. Anche le azioni peggiori possono dar vita ad azioni migliori ed è bello poterne raccontare una proprio in occasione dell’8 marzo, la festa delle donne.

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che ogni anno viene celebrata il 25 novembre, i detenuti e le detenute del carcere di Reggio Emilia sono stati coinvolti da Uisp in un laboratorio artistico per la produzione di braccialetti e spille che sono diventati protagonisti di una raccolta fondi destinata alla riabilitazione di persone che hanno usato violenza contro le donne.

La camminata cittadina organizzata da Uisp lo scorso 27 novembre insieme a Giuliana Reggio, mamma di Jessica Filianti, la 17enne brutalmente assassinata 25 anni fa dall’ex fidanzato, è diventata l’occasione per un’attività solidale che ha coinvolto diversi reparti dell’istituto penitenziario reggiano, con l’ausilio di personale specializzato (da psicologi a formatori ed educatori, fino a tecnici di educazione motoria) al fine di sensibilizzare e responsabilizzare i detenuti e la città sul tema della violenza alle donne.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la cooperativa Papa Giovanni XXIII e l’associazione Cipm (Centro italiano per la promozione alla mediazione), entrambe di Reggio Emilia. Durante il laboratorio artistico sono stati realizzati dei manufatti (per lo più braccialetti e spille) creati a mano dalle detenute con materiale di riciclo. A coordinare il tutto è stato l’Uisp, che opera da anni all’interno del carcere reggiano di via Settembrini con un progetto del Comune di Reggio Emilia per l’attività motoria e la salute psico-fisica.

Le creazioni dei detenuti e delle detenute sono state poi distribuite nelle palestre associate Uisp raccogliendo 300 euro, che in questi giorni sono stati devoluti alle associazioni che all’interno dell’istituto si impegnano nel progetto “Sinapsi” destinato agli uomini che hanno usato violenza sulle donne.

L’obiettivo del progetto è quello di riabilitare queste persone attraverso l’approfondimento del rapporto tra corpo e identità, lavorando sulla consapevolezza corporea, il controllo e la conoscenza di sé. Insieme al ricavato della vendita dei manufatti, Uisp consegnerà alle associazioni anche un pallone con il logo “Differenze in gioco”, il progetto promosso da Uisp Emilia-Romagna con il contributo della Regione Emilia-Romagna da cui è nata la camminata dello scorso 27 novembre e che simboleggia l’impegno del mondo sportivo nella lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere. Saranno consegnate anche confezioni di semi di “Fiori Ribelli” per contribuire a seminare contro la violenza sulle donne a favore delle api e della biodiversità.