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di Antonella Mascali

Il Dubbio, 14 settembre 2022

Il Movimento 5 Stelle ha votato no in commissione Giustizia del Senato al parere sul decreto legislativo di attuazione della riforma del processo penale, approvato da tutte le altre forze della maggioranza ormai agli sgoccioli, senza alcuna osservazione. I pentastellati, però, hanno votato a favore del parere sui decreti attuativi alla riforma del processo civile, come gli altri partiti del governo dimissionario.

Per quanto riguarda il penale, i 5 stelle hanno scelto il no perché non è stata accolta nessuna delle richieste di modifica. Tra le principali, quella sul destino delle confische quando sarà dichiarata la improcedibilità in Appello; quella sulle sanzioni accessorie, perché il M5S è contrario che decada la responsabilità contabile in caso di patteggiamento, così come non è stata accolta alcuna osservazione da inviare al governo su messa alla prova e pene sostitutive brevi.

Giovedì si voterà in commissione Giustizia della Camera, il M5s sta tentando ancora di ottenere qualche modifica, interloquendo con il ministero della Giustizia, ma se non ci saranno aperture voterà ancora no, come aveva già anticipato il capogruppo in commissione a Montecitorio, Eugenio Saitta. D’altronde, come ha ricordato in questa campagna elettorale Giuseppe Conte, sul tema dell’improcedibilità introdotta dalla riforma Cartabia furono proprio i pentastellati a mettere una pezza per evitare che persino i processi di mafia potessero andare in fumo.