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di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 29 agosto 2023

Il prossimo 16 settembre davanti al Ministero della Giustizia. Un appello per il cambiamento a Roma il prossimo 16 settembre, quando Sbarre di Zucchero, Ristretti Orizzonti e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia si uniranno in una manifestazione in forma statica per ribadire l’urgenza di una riforma nel sistema penitenziario italiano.

L’evento, previsto nei giardini adiacenti al ministero della Giustizia, in piazza Benedetto Cairoli, rappresenta un richiamo forte e inequivocabile per il rispetto della Costituzione, la dignità dei detenuti e la sicurezza degli operatori penitenziari. La spinta dietro questa iniziativa trova origine nell’allarme costante proveniente dal mondo penitenziario, caratterizzato da suicidi, autolesionismo, proteste e persino tragici episodi di omicidi all’interno degli istituti penitenziari.

I rappresentanti delle organizzazioni promotrici sottolineano l’importanza di un “altro carcere possibile”, che non solo tuteli i diritti dei detenuti, ma fornisca anche un ambiente sicuro e dignitoso per gli agenti penitenziari. Questi ultimi, spesso trascurati nel dibattito pubblico, affrontano quotidianamente stress e pericoli nel loro lavoro, ma mancano di formazione adeguata e supporto. Le sfide che devono affrontare includono carenze di personale e la necessità di gestire situazioni con detenuti particolarmente difficili senza le risorse necessarie.

La mancanza di una riforma penitenziaria seria e sostenibile costituisce una preoccupazione costante. Nonostante le continue notizie drammatiche provenienti dalle carceri, sembra mancare la volontà di intraprendere azioni significative per migliorare la situazione. La manifestazione promossa da Sbarre di Zucchero, Ristretti Orizzonti e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia mira a sensibilizzare sia l’opinione pubblica che il ministero della Giustizia riguardo alla necessità di affrontare in modo efficace e responsabile le sfide del sistema penitenziario.

L’evento è aperto a tutti coloro che condividono la preoccupazione per il sistema penitenziario italiano, comprese associazioni di volontariato, cittadini singoli ma anche e soprattutto i sindacati di Polizia penitenziaria. Le associazioni stesse evidenziano che si verificano frequenti aggressioni nei confronti degli agenti penitenziari e del personale operativo, come segnalato due giorni fa dalla FNS Cisl dell’Emilia Romagna, che ha riportato un attacco subito da due agenti presso il carcere di Ferrara. La partecipazione di questi gruppi rappresenta un segno di sostegno per un cambiamento di rotta, per un sistema penitenziario che rispetti la dignità umana e promuova la sicurezza sia dei detenuti che degli operatori penitenziari.

L’obiettivo della manifestazione, che ha già ottenuto numerose adesioni, tra cui il Partito Radicale, i garanti regionali Irene Testa e Francesco Maisto, A Roma Insieme, l’Osservatorio carcere delle Camere Penali e Recidiva zero, è essere il punto di partenza di un dialogo costruttivo finalizzato a una riforma concreta e significativa del sistema penitenziario italiano.